LUCIA BIGOZZI
Cronaca

"Pasqua speciale per il Giubileo". Il vescovo apre la Settimana Santa. E domani celebra messa in carcere

Migliavacca incrocia il tema della speranza nell’incontro con i detenuti e nel percorso verso il Triduo. Di ritorno dalla Terra Santa esorta all’unità e alla condivisione. "Ho pregato per la pace nei luoghi santi".

Il vescovo Andrea. ha aperto la Settimana Santa con una riflessione sul significato della Pasqua nell’anno del Giubileo

Il vescovo Andrea. ha aperto la Settimana Santa con una riflessione sul significato della Pasqua nell’anno del Giubileo

È una Pasqua speciale. Incrocia l’anno del giubileo e si carica del messaggio del Papa: la speranza. Ma è anche il giorno "nel quale la data coincide con quella degli ortodossi: un ulteriore elemento di condivisione e unità". E forse, mai come quest’anno con la guerra che infiamma il Medioriente e devasta l’Ucraina alle porte d’Europa, c’è bisogno di messaggi, forti, di speranza. Quelli che il vescovo Andrea Migliavacca sottolinea e rilancia aprendo la Settimana Santa. "La Pasqua giubilare racchiude il tema indicato da Papa Francesco e vuole sottolineare il concetto della speranza di cui abbiamo bisogno di sentirci portatori". Lo dice a pochi giorni dal breve viaggio in Terra Santa, occasione preziosa per "far visita a un nostro sacerdote che lì studia" e per "pregare nei luoghi santi" dove il conflitto tiene lontani i pellegrini e dove respirare la profondità del messaggio di Gesù. Una sorta di "full immersion" prima dei giorni che precedono la Pasqua: qui Migliavacca si appresta a condurre i riti religiosi del Triduo pasquale e a condividerne il significato con i fedeli. Con un’anteprima altrettanto significativa: domani pomeriggio celebrerà al Messa nel carcere di San Benedetto, lì dove una manciata di mesi fa aveva condotto una delle lectio magistralis del calendario diocesano, lì dove va a portare parole di speranza. "La tappa della Messa in carcere fa parte delle iniziative della tradizione che mi piace condividere in occasione delle feste principali, come ad esempio il Natale. Mi piace sottolineare un’attenzione di accoglienza nei miei confronti da parte dell’istituzione penitenziaria e il rapporto di simpatia nato con i carcerati" osserva il vescovo. Che insieme agli aretini si prepara alla Via Crucis inaugurando un nuovo itinerario: dal Duomo a San Domenico e la conclusione in Fortezza. "Un percorso di preghiera suggestivo" commenta concentrandosi di più sull’essenza del pellegrinaggio al seguito della Croce. Da giovedì si entra nel vivo delle celebrazioni religiose e il Duomo sarà il punto cardinale per tutti gli aretini: alle 10 sarà celebrata la Messa crismale e alle 18 la Messa solenne con la lavanda dei piedi. È il momento che apre i giorni del dolore, della riflessione e quelli della speranza. I giorni della rinascita.