
La scuola promuove la convivenza tra grandi predatori e greggi
Arezzo, 27 aprile 2025 – Scettici verso la possibilità di una reale convivenza, i pastori anti lupo chiedono lo stesso di partecipare al progetto che punta sulla coabitazione tra predatori e greggi. Matteo Contena, vicepresidente del comitato “Resistenza Pastorale”, e Marco Bruni, presidente di “Emergenza Lupo – Arezzo”, hanno infatti presentato la loro candidatura alla scuola per pastori del progetto Pasturs, che da anni promuove la convivenza tra allevatori e grandi predatori come il lupo e l’orso, attraverso la formazione e il supporto di volontari nelle aziende di montagna. La stessa salita agli onori della cronaca con la storia dell’aretina Caterina Blasi, la pastora che vuole salvare i lupi.
I pastori anti predatori hanno fatto questa richiesta per confrontarsi direttamente con un approccio che giudicano distante dalla realtà quotidiana degli allevatori, “dove la convivenza tra greggi e lupi non è praticabile”. Da una parte gli studi accademici, dall’altra la lunga esperienza professionale nell’allevamento ovino. Ma per avvicinare le due posizioni i pastori anti lupo vogliono lo stesso “esplorare in prima persona l’altro volto della pastorizia, la ‘convivenza’ tra pastori e grandi carnivori”. Quello che promuove il progetto Pasturs, attivo da dieci anni, per migliorare la convivenza tra allevamento e grandi predatori attraverso giovani volontari che dopo una formazione specifica, affiancano i pastori nella vita d’alpeggio e nell’adozione di misure di prevenzione come recinzioni elettrificate e cani da guardiania.
Un’operazione che secondo Contena e Bruni appare più come “un’operazione di comunicazione rivolta all’opinione pubblica” visto che gli operatori coinvolti in Pasturs “sono pochi se paragonati alle migliaia di operatori che ogni giorno subiscono danni ingenti e affrontano insostenibili costi della difesa dai lupi”. La scuola per pastori è partita ad aprile nelle aule di Officine Capodarno a Stia. Alla ShepherdSchool sono arrivate 75 domande e da queste sono stati selezionati otto studenti e studentesse che hanno iniziato una ventina di giorni fa il loro percorso sia teorico che pratico. Alle lezioni teoriche sono affiancate lezioni pratiche e un periodo di stage presso le aziende dei Comuni del Parco nazionale delle Foreste casentinesi.
Rispetto allo scorso anno il programma è stato ampliato con nuovi moduli e nuove uscite in campo. Tra gli otto allievi selezionati c’è l’aretina Caterina Blasi, 30 anni a giugno, laureata in Scienze forestali lo scorso febbraio, ha alle spalle molte iniziative legate all’ambiente come quella di Difesa Attiva sul monitoraggio sul lupo.
Angela Baldi