SOFIA ZUPPA
Cronaca

Paura con i ladri in casa "Scene da far west"

Colpo all’Olmo, Saverio Peruzzi e Laura Maggini ripercorrono i momenti terribili "Ci siamo difesi da soli, ci aspettavamo un intervento più tempestivo"

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di Sofia Zuppa

È caccia all’Audi A3 color grigio con la quale i malviventi avrebbero messo a segno la rapina in un’abitazione nel centro di Olmo, sabato scorso intorno alle 20.30. Il vecchio modello dell’auto tedesca, forse guidata dal ‘palo’ della banda, è stato notato da testimoni e ripreso dalle telecamere che sfreccia in direzione Rigutino. Utili alla polizia, che sta svolgendo indagini, potrebbero rivelarsi le telecamere a circuito chiuso di negozi e case private della zona: alcune immagini già ci sono. Stando al racconto dei cittadini, l’unica telecamera pubblica presente nel paese non sembra essere funzionante. Ancora scossi dall’accaduto Laura Maggini e Saverio Peruzzi, madre e figlio proprietari della casa presa di mira, si sentono impotenti e arrabbiati.

Con La Nazione ripercorrono quanto accaduto: la serata in casa di Saverio e della fidanzata mentre i genitori erano a cena fuori, i rumori, la finestra divelta e poi l’aggressione dei banditi che hanno lanciato all’indirizzo del ragazzo vasi e sassi. "Quando mio figlio ha capito che i ladri si erano chiusi dall’interno, li ha aspettati fuori, e quando questi hanno capito di essere stati scoperti, gli hanno lanciato quello che gli capitava tra le mani", racconta la donna. "Ho avuto paura di cosa sarebbe potuto succedere a Saverio: è stato un vero e proprio far west, anche se di pochi minuti".

"La casa è di nostra proprietà, ci abitiamo io con mio marito e mio figlio. Mi stupisce con quale indifferenza e risolutezza abbiano fatto irruzione, in pieno centro cittadino, quando al piano di sopra c’era mio figlio. Forse ci tenevano d’occhio da tempo" aggiunge Laura amareggiata. E’ Saverio a raccontare gli attimi di terrore e l’indifferenza della gente: "Ho chiesto aiuto in mezzo alla strada ma nessuno si è degnato di fermarsi. Non c’è stata solidarietà e questo non è stato bello". Le vittime lamentano poi la scarsa presenza dei controlli e il ritardo della pattuglia della polizia, allertata dalla fidanzata che si era rinchiusa, per paura, in uno sgabuzzino. "Ci siamo arrabbiati perché la pattuglia è arrivata in ritardo: 21 minuti di attesa sono inaccettabili. Dovrebbero esserci più pattuglie presenti in giro". "Mai come ora avevo avuto questa percezione di insicurezza - prosegue - ci sentiamo alla mercè di chiunque. Dobbiamo parlare di quanto avvenuto, non è giusto avere paura in casa propria". Secondo quanto si apprende dalla questura, quella sera la pattuglia della Volante, dopo la segnalazione dell’Audi, ha prima tentato di inseguire la vettura sospetta, per poi raggiungere l’abitazione svaligiata.