Cavriglia (Arezzo), 12 marzo 2024 – Un furto dal valore di oltre 400mila euro. Ammonta a tanto la stima della merce rubata nello scorso fine settimana alla pelletteria Ares della zona industriale di Bomba, frazione del comune di Cavriglia, da parte di una banda organizzata che è riuscita a portare via, nel giro di appena quattro minuti, 400 borse di marchi importanti tra tutti Yves Saint Laurent al termine di un’azione malavitosa studiata a tavolino e che ha perpetrato danni anche alle strutture dell’azienda stessa quantificabili in diverse decine di migliaia di euro.
"Produciamo esclusivamente borse, afferma Raffaele Rimetti uno dei soci, che vengono messe sul mercato per un prezzo che oscilla tra gli 800 e 1.300 euro e pur non avendo una stima esatta resta sempre un grosso danno per quanto ci riguarda anche perché i ladri hanno divelto il cancello di entrata oltre a fare altri danni valutabili in qualche decina di migliaia di euro". Nemmeno il tempestivo intervento delle forze dell’ordine è riuscito a fermare l’operazione: "L’allarme è suonato alle 3.40, i carabinieri sono arrivati sul posto dopo appena sette minuti ma purtroppo era già tardi. Sicuramente è stata un’azione studiata a tavolino, si parla di professionisti altrimenti non avrebbero potuto compiere tutto ciò".
Ma l’ammontare del furto poteva essere molto più ingente, se non fosse stato per il passaggio sul posto di un autobus di linea che ha spinto i ladri ad accelerare la fuga: "Per portare a termine l’operazione era stata sbarrata la strada con due furgoni, all’arrivo di un pullman di linea uno di questi è stato spostato ma l’autista ha subito preso coscienza di quanto accadeva e ha avvertito i carabinieri. Questa circostanza ha probabilmente impedito di avere un danno ben più importante perché poi i ladri si sono dati alla fuga attraverso una strada secondaria".
La ditta Ares conta 80 dipendenti, è presente sul territorio da sessant’anni ma da dieci di questi opera proprio all’interno del comprensorio comunale cavrigliese.
Mai prima della scorsa settimana era stata oggetto di furti, una botta vera e propria e non soltanto sotto il profilo economico: "Siamo abbattuti - afferma sempre uno dei titolari - perché mai fino a oggi avevamo avuti furti. Il periodo, di per sé, non è dei migliori e ben capirete la nostra preoccupazione. Non vorremmo poi che i grandi marchi con i quali lavoriamo pensino in futuro a interrompere o a ridurre le commissioni ma più che adottare tutte le misure di vigilanza possibile non possiamo fare altro".
Nonostante tutto il bailamme, la produzione non si è mai fermata e i dipendenti sono comunque andati avanti nella normale routine lavorativa. Le indagini per risalire agli autori del furto vanno avanti da parte della compagnia dei carabinieri di San Giovanni, non è da escludere che sia la stessa banda che, con un modus operandi simile, a fine febbraio, ha tentato invano di portare via alcune borse in un’altra pelletteria situata del comune di Castelfranco Piandiscò.