ANGELA BALDI
Cronaca

Pendolari senza pace. Un’ora e mezzo di ritardo per arrivare a Firenze: "Disagi sistematici"

Il Comitato: "Con la riapertura della scuola aumenteranno le criticità"

Il Comitato: "Con la riapertura della scuola aumenteranno le criticità"

Il Comitato: "Con la riapertura della scuola aumenteranno le criticità"

Non c’è verso di arrivare puntuali. Lo sanno i pendolari aretini (e i loro datori di lavoro), alle prese quasi ogni giorno con ritardi, guasti e treni dirottati sulla linea lenta. Ieri l’intercity delle 7,32 che parte da Arezzo e porta a Firenze moltissimi aretini che si spostano per lavoro, è apparso in stazione con 40 minuti di ritardo ed è arrivato nel capoluogo molto dopo il previsto. "Siamo arrivati a destinazione con 84 minuti di ritardo, su un tragitto di appena 34 minuti - spiga Dimitri Abbado referente del comitato pendolari aretini - la cosa triste è che ormai non fa quasi più notizia". Non è la prima volta infatti, l’ultimo clamoroso ritardo risale al 5 settembre: ad allungare il viaggio verso Firenze, ci aveva pensato ancora una volta l’Intercity delle 7,32, quello più usato dai pendolari aretini e molto spesso incriminato perché non esente da allungamenti del percorso e guasti. "Il treno era arrivato ad Arezzo con 42 minuti di ritardo, ma il disastro doveva ancora iniziare – aveva raccontato il referente del comitato pendolari aretini – il convoglio era stato deviato da Firenze Santa Maria Novella a Firenze Rifredi dove era arrivato con 49 minuti di ritardo (alle 8:55) rispetto all’orario al quale sarebbe dovuto arrivare a Santa Maria Novella (e cioè alle 8:06)". Non solo, da Rifredi i pendoalri avevano dovuto prendere un treno per Santa Maria Novella. Risultato? Oltre un’ora di ritardo, con un tragitto di treno che da orario sarebbe dovuto essere di soli 34 minuti. Ma i problemi riguardano anche la linea Valdarno-Direttissima. E la situazione potrebbe diventare più critica da lunedì con la riapertura delle scuole. Dopo un’estate di ritardi continui e inchini sistematici all’alta velocità con dirottamenti dei regionali sulla linea lenta, sono ancora in attesa di un incontro con la Regione sia pendolari aretini che quelli del Comitato Valdarno e Direttissima. "Per tutta l’estate ci sono stati – aveva detto qualche giorno fa il portavoce del comitato pendolari Valdarno e Direttissima Maurizio Da Re – i soliti e frequenti ritardi e gli inchini ai treni alta velocità. La situazione potrebbe peggiorare con la riapertura delle scuole e con i nuovi treni alta velocità sulla direttissima da dicembre". Nel frattempo sono fermi al palo gli incontri con la Regione.