REDAZIONE AREZZO

Pensioni: attenzione agli spot

Busta arancione ed incentivi al part time due “macigni” che creano disservizio per la Cisl

cisl

Arezzo, 8 giugno 2016 - C’è molta attenzione e voglia di informarsi sulla propria situazione pensionistica. Le campagne informative che ogni giorno compaiono nei vari organi di stampa stanno scatenando una vera e propria corsa ma, se da una parte, dichiara Paola Cesarini direttore del patronato INAS-CISL di Arezzo, ciò ha un valore positivo perché sprona il lavoratore a tenere sotto controlla la propria posizione contributiva dall’altra, sta scatenando una vera e propria fobia da “mancato recapito. In particolare mi riferisco alla temuta più che attesa busta arancione. Busta nella quale l’Istituto riassume la situazione contributiva del lavoratore ma, da quanto stiamo verificando da alcuni mesi, nella sua bontà quello che doveva essere un servizio si sta rivelando, invece, un disservizio perché la proiezione effettuata non solo risulta enormemente viziata, ma sta alimentando insicurezza e pessimismo. Certamente situazione non voluta, ma tant’è, continua la Cesarini, che aggiunge: il lavoratore, tuttavia, attraverso il nostro Patronato ha la possibilità di verificare i conteggi assicurativi e per chi, non avesse ricevuto il plico, stesso invito perché siamo in grado di soddisfare questa richiesta. Se vi è un mancato recapito questo è dovuto al fatto che il lavoratore è in possesso del PIN con il quale può accedere direttamente alla proprio profilo e verificarne la posizione.

Per quanto riguarda invece l’incentivo per i lavoratori anziani a usufruire del part time, voglio puntualizzare aggiunge la Cesarini, che la norma riguarda potenzialmente solo i lavoratori dipendenti del settore privato, che maturano entro il 31 dicembre 2018 i requisiti per la pensione di vecchiaia. Questi possono ridurre l’orario di lavoro fino alla data di compimento dell’età, sulla base di un accordo con il datore di lavoro. La riduzione di orario può andare dal 40 al 60per cento. La sperimentazione vale per il periodo 2016-2018.

Anche in questo caso, prosegue il direttore Cesarini, lodevole la proposta, certamente di elevato senso civico, che potrebbe allettare il lavoratore ma, nella sostanza, chi poi effettivamente decide è il datore di lavoro. Ad oggi, infatti, abbiamo pochissime richieste di informazione. Quello che riscontriamo è che la materia pensionistica, ultimamente, non solo è tra le più complesse e tra le più richiesta ed è quella che più angoscia le persone. Come Patronato NAS siamo consapevoli di tali disagi ed è per questo che invitiamo gli interessati ad interpellarci anche per non alimentare a volte false interpretazioni e posizioni.