Arezzo, 22 novembre 2023 – “Fuss”: un comando semplice, efficace. Quando il cane lo sente si ferma. E anche Peppa, giovane pastore tedesco, obbedisce senza problemi. Ma Peppa è una cagnetta speciale, anzi specialissima. Ha il compito di avvisare la sua amica umana, Alice di 23 anni, quando sta per arrivare una crisi epilettica e darle così la possibilità di mettersi in sicurezza, ovvero di fermarsi se sta attraversando la strada o se sta facendo le scale o qualsiasi azione per cui una caduta potrebbe essere rischiosa.
Selezionata tra numerose cucciolate dal suo addestratore Mirco Bracaloni, con una grande esperienza anche sui cani molecolari, Peppa non sa di fare parte di un progetto sperimentale a livello nazionale che potrebbe salvare la vita a numerose persone, sostenuto dal Lions Club Chimera Arezzo in collaborazione con l’ospedale Meyer di Firenze, culminerà in una pubblicazione scientifica. Il progetto è stato anche presentato ieri su Rai 3 nella trasmissione Elisir.
"Tutto nasce da un odore che viene rilasciato dalla persona qualche minuto prima della crisi epilettica - spiega l’addestratore di Peppa Mirco Bracaloni mentre è al lavoro nel suo campo prova a Palazzo del Pero - è simile a quello del sudore e il cane lo sente. Se addestrato capisce che deve avvisare il paziente o i suoi familiari. In questi casi Peppa si mette in posizione vigile, a sfinge, immobile. È il suo preavviso. Alice sa che in quei momenti deve stare ferma, tranquilla, magari sdraiata, lontana da situazioni di pericolo".
All’arrivo della crisi Peppa si prende cura di lei, non la lascia un attimo, la lecca, la tranquillizza. Ed è solo al primo step di addestramento. "Il cane per adesso segnala solo visivamente l’arrivo di un attacco - continua l’addestratore - in situazioni normali si passerebbe all’abbaiare, in modo che anche i familiari o terze persone in casa o fuori casa possano sentire l’avvertimento, ma Alice è una ragazza con disabilità e si spaventa, ora devo abituare lei ai segnali del cane. Ma è già molto brava. Un esempio? Peppa era sotto una pianta all’ombra, Alice in giardino, all’improvviso la mamma di Alice vede il cane fare uno scatto verso la ragazza, dopo trenta secondi arriva la crisi. Peppa ha un anno e mezzo, è ancora in sviluppo, ma è già calibrata sulle esigenze di Alice".
Un doppio lavoro per un addestramento che richiede fatica e tempi più lunghi, ma con la certezza che una volta portato a termine sarà facilmente replicabile e magari portare alla creazione di una scuola per cani come quella per ciechi sostenuta dai Lions. A supporto è stato creato un comitato scientifico composto da Gianna Ghiori, ideatrice del progetto nel 2020 quando era presidente del Lions Club Chimera, dal neurologo aretino Saverio Luzzi del Lions Club Host, dal cardiologo Roberto Cecchi anche lui Lions Chimera, dal veterinario Paolo Omizzolo, da Renzo Guerrini primario neurologo dell’ospedale Meyer di Firenze (che ha indicato Alice per la sperimentazione) e naturalmente dallo stesso Bracaloni. Comitato che vuole andare fino in fondo. Scoprire quale enzima o molecola o ormone segnala le crisi epilettiche o diabetiche o addirittura il tumore alla prostata.
"Contiamo di concludere questa fase sperimentale entro il 2024 - fa sapere Roberto Cecchi - con una pubblicazione scientifica e creando una collaborazione con un laboratorio chimico universitario per individuare chimicamente quale sostanza viene percepita dall’olfatto del cane".