Una risata per guarire. Meglio due. Facciamo tre. Sull’effetto di questa medicina speciale scommette Alessandro Perigini, meglio conosciuto con il suo nome d’arte, Pera Toons. Il cortonese, autore di libri a fumetti e sketch umoristici, amatissimo da bambini e bambine per la sua capacità di mettere alla prova il loro ingegno con indovinelli e giochi divertenti, come racconta sempre, con le sue battute e freddure cerca di portare a termine una missione importante: strappare un sorriso a tutti. Lo farà anche questa mattina, alle 10.30, quando incontrerà i bambini e le bambine dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, eccellenza italiana nell’assistenza sanitaria e nella ricerca pediatrica.
"Era da tanto che ci pensavo. Dda toscano e da babbo sono fiero di questa realtà ospedaliera per i più piccoli. Ci sono stato con mia figlia anni fa per un controllo e ci hanno trattato benissimo, ci siamo sentiti accolti e seguiti", racconta Perugini. Che nel weekend ha attraversato mezza Italia per essere sabato a Milano, per la prima edizione del Comics Week, a firmare copie dei suoi fumetti e incontrare i suoi lettori e lettrici.
Sono occasioni come queste che hanno fatto nascere in lui "l’esigenza di andare in ospedale per conoscere e scherzare insieme ai bambini e le bambine ricoverati, per farci una risata insieme. Via social ma anche durante le fiere le mamme soprattutto spesso mi chiedono dediche speciali per i loro figli che non stanno bene. Io non mi tiro mai indietro, mando video di saluto, a volte letterine, un libro magari. Però ho pensato visto che è vicino a casa, perché non chiedere di poter andare a incontrarli?" si è domandato Perugini.
All’ospedale pediatrico Meyer, nella ludoteca, c’è una grande libreria in cui i piccoli pazienti possono trovare anche i fumetti di Pera Toons. "Magari già mi conoscono - continua l’autore - e la mia visita vuole essere un regalo per loro, per poterci confrontare, ridere e chiaccherare insieme dal vivo. Ammetto poi che, anche se non sembra dai miei sketch, sono molto sensibile e empatico quindi non so che mi aspetta, ma sono convinto che chi per lavoro vuole far sorridere le persone la realtà di questi bambini e bambine vada vissuta dal vero".
Un regalo per i piccoli degenti dei reparti pediatrici organizzato insieme ai medici e alla casa editrice dei libri di Pera Toons, Tunué, per rispondere alle tante richieste arrivate in questi anni dai familiari e coronare il sogno dei giovanissimi lettori di incontrare il loro idolo. "Ovviamente abbiamo fatto tutto secondo le regole, sono situazioni delicate, sarà un incontro a porte chiuse in cui ci sarò solo io e i bambini. Un’esperienza più intima rispetto al firmacopie classico e una prima volta che mi emoziona. Anche perché credo nel potere della risata se non come cura almeno come medicina".
Alessandro ci tiene a sottolineare che l’incontro al Meyer risponde a una sua volo, al senso di responsabilità che sente per contribuire a suo modo a far stare meglio i giovani malati.
"È anche per lanciare un messaggio su quelli che sono i miei valori: al centro ci sono i bambini, il gioco, il diritto alla salute e al divertimento. Va bene donare ma andare lì e fare battute dal vivo con i lettori più piccoli è qualcosa di potente, che un po’ sinceramente mi spaventa anche ma che voglio assolutamente fare. Non per farmi pubblicità - conclude - non ne ho bisogno e non sarebbe giusto a spese dei più piccoli. È una questione di responsabilità personale, voglio sapere chi sta dietro lo schermo e ride delle mie battute, chi sta bene e soprattutto chi sta male".
Marianna Grazi