GLORIA PERUZZI
Cronaca

Personaggi in un cassetto. Il corto di Poti Pictures

Il cortometraggio "Il cassetto" della Poti Pictures Academy sfida il destino con sette personaggi in una storia di rinascita. Presentato ad Arezzo, evidenzia il valore delle persone con disabilità nel cinema.

Personaggi in un cassetto. Il corto di Poti Pictures

Personaggi in un cassetto. Il corto di Poti Pictures

E se quello che sembra un destino fosse solo una storia scritta male? Sette personaggi rinchiusi in un cassetto avranno modo di dimostrarlo al loro autore in crisi creativa. Si chiama "Il cassetto" ed è il nuovo cortometraggio della Poti Pictures Academy che sarà presentato stasera alle 21.20 al cinema Eden di Arezzo in una serata già sold out da giorni tanto che è stata organizzata una seconda presentazione domenica 9 giugno alla stessa ora. Alla première saranno presenti gli otto studenti che hanno frequentato l’Academy, prima scuola di cinema in Italia per persone con disabilità intellettive e relazioni, che al termine del percorso di studio hanno potuto confrontarsi realmente con una produzione cinematografica professionale. "Il metodo educativo della Poti Pictures – spiega il regista Daniele Bonarini – esalta e valorizza le abilità individuali, generando benessere attraverso la Settima Arte. Questo nuovo corto mette in luce la bellezza di ogni persona, specialmente di coloro che faticano a trovare il proprio posto nella società, evidenziando l’importanza di essere sé stessi". Gli attori hanno lavorato con un team di professionisti, hanno potuto confrontarsi con noti attori come Giovanni Calcagno o Carlo Valli, famoso in Italia per essere la voce di Robin Williams. Inoltre, l’alfabetizzazione emotiva, seguita dalla psicologa Sara Borri, ha aiutato gli studenti a comprendere il lavoro dell’attore e sviluppare consapevolezza critica verso il cinema: "È una scuola che stravolge le regole del cinema - afferma - Quello che facciamo con gli studenti è un lavoro di sartoria umana, perchè la storia è cucita addosso a loro e non il contrario come accade solitamente". Le scene sono state girate in vari luoghi della provincia di Arezzo tra cui il Castello di Valenzano e Hall 3 di Olmo. Il progetto è stato sostenuto dal Fondo di beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, dal Comune di Arezzo e dalla Fondazione CR Firenze, e dalla partnership con Consorzio COOB. La Poti Pictures Academy è una scuola di cinema fuori dal comune non solo per chi vi partecipa, ma anche perchè stimola nel pubblico, attraverso le sue produzioni, una nuova visione della disabilità che, invece di concentrarsi sul difetto e sul limite, focalizza l’attenzione sulla persona, sulle sue caratteristiche peculiari e potenziali. Un percorso lungo, faticoso e impegnativo, ma che ogni volta stupisce per gli obiettivi che raggiunge dimostrando che "quello che sembra un destino forse è solo una storia scritta male".