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Petrucci punta il dito sulla sanità: "Servizi scarsi: più convenzioni con i privati per le cure intermedie"

Il report di Fratelli d’Italia segnala solo 24 posti letto "low care" in tutta l’area dell’Asl Toscana sud est. Il San Giuseppino unica struttura convenzionata. "Situazione più drammatica di quanto ci aspettassimo". .

AREZZO"Solo 387 posti letto nelle cure intermedie a fronte di circa 10mila negli ospedali, vanno aumentate le convenzioni". È questo l’attacco di Fratelli d’Italia alla sanità toscana, che prende le mosse da dati non ufficiali ma raccolti da fonti interne al partito. La nota di Diego Petrucci allega una raccolta dati sui posti letto in regione, area per area, dedicati alle cure intermedie. Vale a dire, un livello di assistenza necessaria al paziente che, pur non avendo bisogno di un ricovero ospedaliero, non può ancora essere assistito a casa in modo adeguato. I dati di Fratelli d’Italia parlano di un’area sud est in gravissima sofferenza, con un rapporto tra posti letto nei presidi ospedalieri e posti letto nelle residenzialità addette alle cure intermedie che sfiora appena l’1%. Una percentuale a ribasso sulla media toscana, calcolata al 3,88%, e sulle altre aree di riferimento, che sono al 3,5% per l’area centro e al 5,9% per l’area nord-ovest. Un dato che punta il dito verso convenzioni extra ospedaliere deboli e insufficienti. Per l’area sud est, l’unica struttura di riferimento individuata dal report di Fratelli d’Italia, è quella della Sgs San Giuseppino Sanità, che fornisce 24 posti alle cure "low care".

"Come abbiamo annunciato due settimane fa- riporta la nota - abbiamo condotto un’indagine sul numero di posti letto presenti nelle strutture toscane per le cure intermedie e abbiamo scoperto che la situazione è molto più drammatica di quanto ci aspettassimo. A fronte di 9.982 posti letto negli ospedali, abbiamo soltanto 387 posti letto nelle cure intermedie". "Alla luce di questi dati- afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Sanità Diego Petrucci - chiediamo che siano attivate immediatamente maggiori convenzioni con le strutture pubbliche e private per aumentare i posti letto per le cure intermedie".

Se resta da definire la modalità di raccolta dati e la metodologia di indagine utilizzata, è invece possibile confrontare i numeri forniti da Fratelli d’Italia con quelli ufficiali dell’Asl. Il documento di programmazione integrata dell’Area Vasta Sud Est per il triennio 2023-2025, riporta infatti numeri aggiuntivi. L’Ausl Toscana Sud Est, che assicura assistenza ospedaliera pubblica con 13 ospedali a gestione diretta per un totale di circa 1700 posti letto, garantisce, secondo il documento, 169 posti letto di cure intermedie, un numero arrivato a circa 300 nel periodo di maggiore emergenza Covid.