Cara redazione,
sono a chiedere ospitalità come lettore su La Nazione, giornale in cui ho l’onore di scrivere da oltre mezzo secolo. Nei giorni scorsi mi sono ritrovato con un problema
di salute non indifferente: la scoperta (casuale, come spesso succede) di un
momentaneo ed eccessivo calo delle piastrine per il quale il medico di famiglia mi ha
prontamente richiesto un esame particolare che si chiama Nt-ProBnp, per accertare l’eventuale presenza nel sangue di anticorpi che appunto attaccano le
piastrine causandone
la rapida diminuzione.
Una preoccupazione non da poco, viste le possibili conseguenze di un calo di piastrine.
L’esame (che ho fatto
perché, non senza qualche
mia preoccupazione, il
medico al quale avevo
riferito la circostanza ha insistito nella richiesta) fortunatamente ha dato esito negativo, ma per merito di un laboratorio privato al quale sono stato costretto a ricorrere. Ho dovuto infatti constatare con disappunto che ad Arezzo tale esame non può essere effettuato, o comunque non fa parte di quelli che la Asl Toscana Sud Est
contempla.
Si tratta per giunta, come ho
purtroppo scoperto, di un esame particolarmente
costoso, 132 euro, e che potrebbe creare un forte disagio in coloro che debbono sostenerlo: ci sono sicuramente tante persone che
potrebbero essere indotte a trascurare la prescrizione pensando di poterne fare a
meno, per ritrovarsi poi
a dover affrontare ben altri problemi che non quelli finanziari.
Scrivo questa lettera aperta non per fare inutili polemiche, perché per quanto mi riguarda a tutt’oggi non mai avuto a lamentare né disservizi né carenze nella sanità aretina,
ma nella speranza di sensibilizzare chi di dovere e contribuire a colmare quella che ho ragione di ritenere una grave lacuna. Probabilmente ci sono dei validi motivi per i quali tale esame non viene effettuato, ma in tal caso a maggior ragione sarebbe utile per tutti venirne a conoscenza.
L’importanza, comunque,
di questo esame è ben comprensibile per chiunque: potrebbe infatti contribuire
alla diagnosi precoce
di una grave malattia.
E mi si scusi del poco!
Claudio Santori