LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Piazze con sedie vuote per le vittime. Emozione tra gli studenti in Provincia

Il silenzio danza nel vento gelido di fine gennaio. E richiama alla riflessione nel giorno dedicato alle vittime dell’Olocausto. Un...

La piazza delle sedie vuote a Lucignano

La piazza delle sedie vuote a Lucignano

Il silenzio danza nel vento gelido di fine gennaio. E richiama alla riflessione nel giorno dedicato alle vittime dell’Olocausto. Un giorno che ha un posto d’onore nel calendario della commemorazioni, perchè non si dimentichi quell’orrore e se ne custodisca memoria affinchè non accada mai più. Anche se nel tempo liquido dove tutto scorre via, trattenere la memoria è un compito più impegnativo, perchè impone la conoscenza e l’approfondimento. Ieri la commozione e il ricordo hanno attraversato le tappe degli eventi, tantissimi in tutta la provincia. Ad Arezzo un doppio appuntamento, in "ponte" con Auschwitz dove il sindaco Ghinelli e il vescovo Migliavacca hanno partecipato alle cerimonie nel campo della morte. Al Parco Ducci il primo appuntamento della giornata con la deposizione di una corona d’alloro e gli interventi delle autorità: il prefetto Clemente Di Nuzzo, la vicesindaco Lucia Tanti e il presidente della Provincia Alessandro Polcri. A seguire, la commemorazione solenne nella Sala dei Grandi, tenuta tenuta dal professor Camillo Brezzi, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza. Con il videomessaggio del sindaco Ghinelli che durante la missìone in Polonia incontrerà il primo cittadino di Oswiecim per consolidare un sodalizio molto forte, costruito negli anni. Un gemellaggio tra due comunità attraversato, come spesso ricorda Ghinelli, da un "senso profondo di fraternità".

Ma è anche il giorno delle sedie vuote: sette comuni della Valdichiana le hanno allestite nelle piazze come simbolo, forte, di chi non c’è più, di chi è stato massacrato nelle camere a gas. Persone cancellate per il solo fatto di essere ebrei. É su questo che quelle sedie vuote invitano a riflettere, a Foiano in piazza Cavour, strette dentro il girotondo dei ragazzi delle scuole, davanti al sindaco Jacopo Franci e alla giunta. O a Lucignano alla presenza della sindaca Roberta Casini. E a Castiglion Fiorentino ai giardini di piazza Matteotti: il sindaco Mario Agnelli e l’assessore Massimiliano Lachi hanno sottolineato l’importanza di custodire la memoria. Ogni sedia vuota al centro della piazza rappresenta una vita spezzata dall’orrore nazistra: uomini, donne e bambini spediti nei campi di sterminio. Da quelle sedie vuote, si leva un messaggio potente: il dovere di ricordare.

Lu.Bi.