
Don Alvaro indica l’attuale collocazione del Polittico che. in estate sarà rinnovata
Si muovono con passo felpato sui ponteggi. "Accarezzano" le colonnine di arenaria "malate": se ne prendono cura fino a quando non sarà completato il restauro di ogni pietra della facciata della Pieve: a Natale il grande evento, atteso dalla città, evocato e ora reso possibile dalla generosità di Patrizio Bertelli che ha donato, a titolo personale, un milione di euro e messo così in moto il cantiere. Ma non è la sola novità che segnerà "l’anno speciale" come lo ha definito don Alvaro Bardelli, parroco della Pieve, al fianco del vescovo Andrea nel giorno dell’avvio dei lavori.
No, ci sono altre iniziative allo studio, mentre una è già in dirittura di arrivo e di grande impatto. È la realizzazione di "una bussola in vetro che consentirà di ammirare anche da fuori l’interno della Pieve e dunque pure il capolavoro del Lorenzetti in tutta la sua luce e i suoi colori", annuncia don Alvaro, grato ai benefattori del Rotary Club, protagonisti del progetto esecutivo (si attende solo l’ok della Soprintendenza) e della raccolta fondi per l’allestimento del sistema simile a quello che nella basilica di San Francesco rende possibile, un "assaggio" ai visitatori della meraviglia degli affreschi di Piero della Francesca e delle opere custodite nella chiesa. Sarà così anche in Pieve: il maestoso portone centrale resterà aperto giorno e notte regalando ai visitatori un’esperienza unica. Così come la visione del Polittico da una postazione inedita. E qui scatta la seconda novità: riguarda una valorizzazione diversa del capolavoro del Lorenzetti. Che al suo rientro in Pieve, durante l’estate, avrà la stessa collocazione centrale ma con un basamento diverso "più consono e più bello per un’opera così preziosa e importante", spiega il parroco. Nuovo basamento già allo studio degli esperti, come un sistema innovativo di distanziamento che rafforzi le misure di sicurezza intorno all’opera e al tempo stesso consenta al visitatore di apprezzarne una visione a tutto tondo.
Tornando sui ponteggi della facciata, i lavori procedono seguendo una tabella di marcia suddivisa in vari step. Ma don Alvaro non resta con le mani in mano - del resto è difficile solo immaginarlo immobile - e si porta avanti richiamando gli aretini a un atto di generosità, ciascuno secondo le proprie possibilità. E se la donazione di Patrizio Bertelli ha messo al sicuro il restauro della facciata, ora l’altro obiettivo da raggiungere è "un sistema di illuminazione adeguato che valorizzi ogni parte della facciata; in modo tale da esaltare il grande lavoro di restauro che sarà completato entro la fine dell’anno". Un appello a seguire l’esempio di Bertelli, lanciato dal vescovo Andrea presentando l’avvio del grande restauro: "Siamo grati a Bertelli e ai benefattori che si sono fatti avanti, ma ne servono anche altri per custodire un patrimonio artistico della comunità", è stata la sollecitazione. Che adesso apre la mobilitazione per centrare un nuovo traguardo. Perchè, scandisce don Alvaro, in "questo anno speciale, si possa arrivare a restituire alla Città la nostra Pieve, in tutta la sua straordinaria bellezza".