Pieve, pronto il progetto per salvarla. Sarà presentato nei prossimi giorni. Via ai lavori entro la fine dell’anno

La basilica ingessata da mesi, quasi invisibili il Ciclo dei Mesi e la meraviglia delle sue "cento finestre". In soccorso della facciata è arrivato anche Bertelli. Procede ma a rilento l’intervento per la stabilità.

Pieve, pronto il progetto per salvarla. Sarà presentato nei prossimi giorni. Via ai lavori entro la fine dell’anno

La facciata della Pieve «fasciata» dai ponteggi e dalle reti di protezione dopo l’allarme sugli effetti dell’usura del tempo

"A giorni presenteremo alla Soprintendenza il progetto definitivo per il restauro della facciata della Pieve". Don Alvaro lo annuncia con una punta d’orgoglio ripercorrendo il grande lavoro messo a punto con la Soprintendenza e in stretta sinergia con il dipartimento Beni culturali della Curia. Un percorso che ha trovato la sua accelerazione prima nella fase di emergenza che mesi fa ha richiesto la "fasciatura" della preziosa facciata e i ponteggi per proteggerla e po il suo snodo definitivo con il grande gesto di Patrizio Bertelli. Che per la chiesa che frequentava da piccolo insieme ai ragazzi di Colcitrone, rappresenta un altro dei tasselli del puzzle del cuore. Il manager ha donato a titolo personale un milione di euro proprio per il restauro della facciata che prevede la conservazione delle delicatissime colonnine e dei bassorilievi. Ora siamo alla partenza del cantiere che don Alvaro assicura che "i lavori partiranno entro la fine dell’anno" anche se l’auspicio è anticipare i tempi. Alla presentazione del progetto definitivo agli esperti della Soprintendenza, seguirà la fase di selezione della ditta incaricata di allestire il cantiere ed eseguire l’intervento. Ma l’iter dovrebbe essere veloce e probabilmente già a novembre i lavori dovrebbero iniziare.

"Buone notizie", le definisce don Alvaro pensando alla delicatezza della facciata della chiesa, unica nel suo genere ed esposta all’usura del tempo. Se Bertelli ha aperto la strada dei benefattori, altri se ne sono aggiunti in questi mesi anche se "quando partiremo con i lavori, faremo un ulteriore appello agli aretini affinchè, ciascuno per le sue possibilità, possano dare il loro contributo alla conservazione di un capolavoro. Così un domani potranno dire ai figli che quell’opera continua a sprigionare la sua bellezza e unicità grazie anche alla partecipazione delle loro famiglie".

L’intervento sulla facciata camminerà di pari passo con i lavori già a buon punto, sul campanile della Pieve dove la Soprintendenza è impegnata nelle operazioni per la messa in sicurezza antisismica e il consolidamento dell’antico manufatto. Un finanziamento statale importante che garantirà la stabilità sismica del campanile. L’intervento va avanti ma al rallentatore per via di alcune questioni che riguardano la ditta esecutrice, ma la tabella di marcia non si ferma.

"Bertelli è nato nella casa di piaggia San Bartolomeo, è stato battezzato in Pieve e la sua famiglia è stata molto vicina alla chiesa" aveva spiegato don Alvaro nella conferenza stampa presieduta dal vescovo Migliavacca per annunciare la donazione. Il suo gesto "è una iniezione di fiducia al complesso e oneroso percorso di riqualificazione della Pieve". Ora quel gesto si trasforma nel cantiere che presto e con la supervisione della Soprintendenza, lavorerà per salvare la Pieve e restituirla agli aretini. Prima possibile.

Lucia Bigozzi