
Giorni fa c’è stato un primo sopralluogo nella pieve con la partecipazione di numerosi soggetti pubblici e privati: l’Ente per il Sostentamento del Clero di Arezzo che è proprietario della struttura, il sindaco di Ortignano el’assessore al turismo di Poppi
Due comuni e tanti enti insieme per recuperare l’antica pieve romanica di Sant’Angelo, costruita nel sesto secolo dopo Cristo. Una delle più antiche del Casentino e dedicata appunto a San Michele Arcangelo. Si trova nel bosco tra Raggiolo e Quota, lungo l’antica strada medievale che collegava i due borghi casentinesi alle pendici del Pratomagno. L’idea del Comune di Ortignano Raggiolo e di Poppi con i sindaci Ceccherini e Lorenzoni, insieme all’Università di Firenze, alla Diocesi e ad altri enti è quello di ristrutturarla e metterla in sicurezza in modo da poter essere ammirata anche dai numerosi turisti e pellegrini che durante tutto l’anno passano da qui. "Questa antichissima pieve - spiega il sindaco di Ortignano Raggiolo Emanuele Ceccherini che è stato incaricato di coordinare il progetto - si trova tra l’altro nella direttiva dei percorsi micaelici che partono dalla Scozia e arrivano fino a Gerusalemme. Inserire la nostra pieve, dedicata a San Michele Arcangelo, sarebbe un’importante strategia anche per incentivare il turismo".
Giorni fa c’è stato un primo sopralluogo nella pieve con la partecipazione di numerosi soggetti pubblici e privati: l’Ente per il Sostentamento del Clero di Arezzo che è proprietario della struttura, il sindaco di Ortignano Raggiolo Emanuele Ceccherini, l’assessore al turismo di Poppi Eva Amorosi, la facoltà di Architettura e di Archeologia dell’Università di Firenze, i rappresentanti della Brigata di Raggiolo e della Pro Loco di Quota, il coordinatore dell’Ecomuseo del Casentino e altri esperti della materia. Al termine dell’incontro, è stato dato l’incarico al sindaco di Ortignano Raggiolo Emanuele Ceccherini di coordinare le attività per portare avanti il progetto che rappresenta una grande occasione di sviluppo del territorio, insieme al recupero della strada del maestoso ponte medievale dell’Usciolino già finanziato con contributi regionali.
"Come prima cosa dobbiamo fare una convenzione con la Diocesi, proprietaria della pieve per poter agire - dice il sindaco Ceccherini - poi cercheremo finanziamenti e bandi per poter portare a termine questo importante progetto. Al momento abbiamo ottenuto 150 mila euro dalla Regione per l’accessibilità, che ci consentiranno di recuperare il sentiero in pietra che da Raggiolo portava fino a questa pieve. Nel borgo non c’era allora una chiesa e gli abitanti si spostavano fin qui".