REDAZIONE AREZZO

Piscina comunale, chiusa una vasca . Caso stafilococco: il gestore replica

Il Comune di Arezzo ha emesso un divieto di balneazione nella vasca piccola del palazzetto del nuoto "Centro Sport Chimera" a causa della presenza di stafilococco superiore ai parametri previsti. Il Centro Sport Chimera ha provveduto ai protocolli per la riattivazione della vasca, ma ha criticato la comunicazione del Comune.

Piscina comunale, chiusa una vasca . Caso stafilococco: il gestore replica

Divieto di balneazione della vasca piccola del palazzetto del nuoto "Centro Sport Chimera". A renderlo noto è il Comune che ha diffuso una nota ufficiale. Il divieto è stato disposto con ordinanza del servizio ambiente, clima e protezione civile del Comune "A seguito dei risultati dell’analisi microbiologica dell’acqua effettuati dall’Asl che ha evidenziato il rischio sanitario legato alla presenza di stafilococco superiore ai parametri previsti" si legge nella nota del Comune. Lo stafilococco è un batterio comune in piscina. Si annida nelle piccole ferite o nelle punture d’insetto grattate. È molto contagioso, può essere causa anche di congiuntivite o di otite media. Terapia? Circa dieci giorni di antibiotici e se l’infezione è diffusa si passa a farmaci sistemici. "La vasca tornerà ad essere agibile quando gli stessi rientreranno nei valori stabiliti dalla normativa vigente" informano dal Comune.

Ma intanto la situazione è stata risolta, come spiega il Centro Sport Chimera, con una nota polemica nei confronti dell’amministrazione comunale, con la quale gli animi si erano già surriscaldati al tempo del Covid periodo durante il quale il gestore aveva deciso che l’accesso in piscina era permesso anche senza green pass. "Il Centro Sport Chimera comunica che, come normale procedura in autotutela e in accordo con la Asl, ha già provveduto all’attuazione dei protocolli per un’immediata riattivazione della vasca, con la stessa Asl che ha già verificato le condizioni di ripristino. Centro Sport Chimera giudica spropositate le comunicazioni inviate dal Comune, chiedendosi le finalità di tale clamore per una questione di normale gestione dell’impianto secondo quanto previsto dai protocolli".