LUCA AMODIO
Cronaca

Pittore morto nell’auto in fiamme. La procura indaga su chi l’ha filmato: perizia sul video pubblicato sui social

Aperto dai pm romani un fascicolo sulla tragica fine di Francesco Sandrelli sul Grande raccordo anulare. L’ipotesi di reato è omissione di soccorso. Possibile che siano sentiti anche gli amministratori della pagina.

Francesco Sandrelli è morto quasi due mesi dopo l'incidente sul Raccordo Anulare

Francesco Sandrelli è morto quasi due mesi dopo l'incidente sul Raccordo Anulare

Arezzo, 3 aprile 2023 – Anziché fermarsi e prestare soccorso si sarebbe messo a fare un video, con tanto di squallidi commenti ironici. Adesso la Procura di Roma indaga per risalire all’identità dell’autore del filmato datato 6 febbraio che riprende le drammatiche immagini del rogo che stava avvolgendo Francesco Sandrelli, pittore cortonese, e la sua auto.

L’artista morirà poi il 24 marzo, dopo quasi due mesi di agonia. Ma la magistratura romana ha ora aperto anche un fascicolo per far luce sulle cause che hanno portato all’autocombustione della Golf su cui viaggiava Sandrelli lungo il grande raccordo anulare.

Il pittore, 53 anni, una volta accortosi di quello che stava succedendo si era accostato lungo la corsia di emergenza, all’altezza di Casal del Marmo. Le macchine passano, come detto qualcuno filma anche, ma nessuno si ferma a prestare soccorso dell’uomo i cui abiti stanno bruciando.

Solo in un secondo momento atterrerà sulla carreggiata esterna al Gra l’elisoccorso che trasporterà Sandrelli all’ospedale. Le condizioni erano apparse fin da subito gravissime con ustioni su tutto corpo.

Il sostituto procuratore Clara De Cecilia per ricostruire la dinamica della combustione avrebbe incaricato un perito. Impossibile al momento formulare ipotesi stando alle sole immagini.

È invece il pm Silvia Sereni, dopo l’esposto presentato dalla famiglia, ad aver aperto il fascicolo per omissione di soccorso. Le forze dell’ordine stanno indagando per individuare chi ha ripreso la scena inviando il filmato alla pagina Instagram "Welcome to Favelas" con tanto di sghignazzi su quanto stava accadendo.

Si sarebbero dovuti fermare o almeno allertare chi di dovere. Sotto controllo le telecamere della tangenziale e non è escluso che per risalire agli autori possano essere sentiti anche gli amministratori della pagina Instagram, che poi ha rimosso il video, seguita da quasi 800 mila followers. Il firmato aveva fatto il giro del web ma già al tempo si contavano tanti commenti critici e severi verso chi si era divertito a riprendere la scena senza avvertire i sanitari.

Anche il sindaco Luciano Meoni, in una nota di cordoglio dell’amministrazione comunale di Cortona, non era rimasto in silenzio sul caso: "non possiamo restare indifferenti riguardo un episodio così come ci è stato rappresentato. Ci auguriamo pertanto che venga fatta luce e si accertino le eventuali responsabilità".