Più forte del dolore: Rossi in sella con la frattura

Dovrà portare il gesso per 30 giorni a causa della frattura al piede destro rimediata cadendo da cavallo al momento dell’ingresso in Piazza

Più forte del dolore: Rossi in sella con la frattura

Francesco Rossi, nell’edizione di settembre ha colpito un quattro

Il dopo Giostra Francesco Rossi, giostratore di Porta del Foro, lo passa steso sul divano per la frattura del quinto metatarso del piede destro rimediata in Piazza. Ha uno stivaletto di gesso fino al ginocchio e lo dovrà portare ancora per trenta giorni. "Penelope era rimasta da sola, visto che io sono entrato per ultimo. E già questo l’ha messa in agitazione. Poi entrando in Piazza è scivolata in un tombino ed è caduta a terra. La mia gamba destra è rimasta sotto di lei e mi sono fatto male al piede probabilmente battendo sul selciato o sul tombino".

Il dolore è stato immediato? C’erano difficoltà a correre la Giostra?

"Ho sentito subito male. Ho stretto i denti, sono risalito a cavallo ed ho fatto la carriera a vuoto. Una volta dietro le Logge mi sono messo il ghiaccio sopra lo stivale, se infatti lo toglievo, non sarei più riuscito a rimetterlo. Ho preso un Oki e sono ripartito. Ma ha avuto poco effetto ed il dolore c’era sempre. Ho giostrato ugualmente, ma non ero sicuramente al 100%. Il quattro non è dovuto a questo e non cerco scuse, ma bene non stavo".

La cavalla poi come si è comportata?

"La carriera alla fine l’ha fatta bene e con un tempo ideale per colpire il cinque. E’ un soggetto che non ama stare da sola, "s’imbranca" come si dice in gergo e in questo va un po’ gestita".

Per Porta del Foro è sempre questione di millimetri che allontanano i giostratori dal cinque. Sfortuna o cosa?

"Purtroppo è così, ma dobbiamo far qualcosa. Abbiamo rischiato di fare dieci, ma alla fine abbiamo totalizzato solo otto punti".

Nei disturbi ai giostratori in sfilata e nella carriera si è superato il limite?

"Direi proprio di sì. Bisogna anche pensare al bene della manifestazione. La Giostra è forse l’unica che si corre ancora come tanti anni fa con importanti deroghe al decreto Martini. I figuranti non sono in apposite tribune e la lizza non è protetta da alcun tipo di staccionate. A mio avviso se insistiamo con i disturbi tutti questi privilegi potrebbero cadere. Anche perché si rischia che prima o poi ci sia un incidente importante e che cavallo o giostratore si facciano davvero male. Non capisco queste persone che magari non vanno mai a vedere un allenamento nelle scuderie e poi si comportano così".

Un antidoping ai figuranti potrebbe essere utile?

"Vedo complicato fare un antidoping a 200 persone prima della Giostra. Serve avere mano ferma e ed i quartieri devono avere il pugno più duro".

So.Fa.