
Menichella, assessore alla sanità, elenca le esigenze della Valtiberina che poi girerà nell’incontro del 27 marzo al dottor. Torre
"I sindaci chiederanno al neo-direttore una particolare attenzione per una zona come la nostra, montana, con una scarsa densità di popolazione, lontana dai più importanti presidi ospedalieri e con anche difficoltà di comunicazioni. Peraltro, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e l’assessore Simone Bezzini hanno ribadito i principi di universalità ed equità nell’offerta dei servizi sanitari, tenendo in considerazione i problemi delle aree interne". Mario Menichella, assessore alla sanità del Comune di Sansepolcro, elenca le esigenze della Valtiberina che poi girerà nell’incontro del prossimo 27 marzo al dottor Marco Torre, da qualche settimana al timone della Asl Toscana Sud Est al posto del dottor Antonio D’Urso. Nel porgere il benvenuto al dottor Torre e nell’esprimere soddisfazione per la conferma del dottor Giampiero Luatti alla direzione del distretto comprensoriale, Menichella ricorda come il nocciolo della questione sia sempre la situazione della medicina interna dell’Ospedale della Valtiberina, il cui funzionamento è garantito da due sole dottoresse con integrazione dei turni garantita dalla dottoressa Barbara Innocenti attraverso la rete provinciale. I posti letto sono stati ridotti a 16. "Chiederemo al nuovo direttore che si attivi con la Regione per bandire al più presto un concorso smart-start – prosegue Menichella - al fine di reclutare almeno un altro medico per l’ospedale, come è stato fatto per quello di Bibbiena l’estate scorsa. Per quanto riguarda i servizi territoriali, il dottor Luatti si è impegnato a ricostituire l’autonomia della nostra zona e la dirigenza delle due diverse funzioni non dipendente da Arezzo". Di recente, si è poi impegnato in favore di Badia Tedalda e Sestino, rimaste senza medico di base dopo il pensionamento del dottor Enrico Brilli. Il distretto ha elaborato un progetto che coinvolge un gruppo di giovani medici della "continuità assistenziale" per la copertura h24 in quelle zone. "Al dottor Torre chiederemo di sostenere e, se possibile, dare più forza al progetto. Vorremmo chiedere anche un maggior impegno finanziario a sostegno delle rsa e la presenza dell’azienda Usl in realtà come il centro di aggregazione Casa di Rosa, i cui ospiti presentano esigenze anche di tipo sanitario", precisa Menichella.