MICHELE BRANCALE
Cronaca

Poesie, Raimondi guida l'Atalante lungo le rotte degli affetti

Il nuovo libro dello scrittore e critico letterario, docente alla Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari

Stefano Raimondi (dal profilo fb)

Stefano Raimondi (dal profilo fb)

Arezzo, 1 marzo 2025 - Come è difficile ricomporre quell'incanto che all'origine dell'amore, di una promessa che viene messa alla prova e in fondo non si sa perché, come nel film 'L'Atalante' di Vigo e ora nell'omonima raccolta di poesie, che ad esso si ispira, di Stefano Raimondi, poeta e critico letterario, docente alla Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari, edita da Valigie rosse.

Attraverso quattro sezioni e un congedo Raimondi canta la fedeltà sofferta a quanto è stato inciso da quella promessa nei fondali dell'anima. C'è questo punto di chiarezza e al tempo stesso la vita mette alla prova la "naturalezza" del volersi bene: "È come se non fosse mai stato nostro/ questo stare in concordia con le cose / con le linee della meridiana puntate / dentro i cuori. E dagli occhi appena aperti / si guarda increduli, le scorte della luce". I nomi degli amanti mancano all'appello perché fare di due vite una sola non è così istintivo, non è così facile e scontato.

In questa ricerca paziente arriva qualcuno che cambia le cose. "Restare qui in attesa di un figlio/ di qualcosa che cambi, che tolga / il respiro non solo a chi nuota / ma al fiume, all'acqua / che si lascia spostare per sempre / come quando ai bambini si tolgono / le rotelle dalle bici e cercano e provano/ e mettono giù i piedi e sentono paura. / Ma una spinta arriva e tutto / si equilibra: le ruote restano diritte / così come la strada e il mondo / sembra un altro". Allora i nomi che sembravano non esistere più vengono chiamati nuovamente.

"I versi di Raimondi - ha osservato Paolo Maccari - riescono nella difficile impresa di ridisegnare con precisione equanime una vicenda privata che sfuma in discorso, valido per ognuno di noi, su 'chi va e chi resta'". Raimondi muove sapientemente l'imbarcazione dell'Atalante lungo la riscoperta dell'amore e dei suoi significati, nella loro specificità affettiva. Quanto è stato ridicolizzato il mistero della vita ordinaria e della vita familiare e quanto, invece, se ne sente bisogno e domanda.

Michele Brancale