FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Polemica Medioetruria. Giordini: "La politica non cerchi alibi"

La presidente di Confindustria Orafi: "Non comprendo l’attacco di Ghinelli a Tarquini: è giusto non dimenticare le priorità attuali".

Giordana Giordini, presidente di Confindustria Orafi

Giordana Giordini, presidente di Confindustria Orafi

"Non capisco la polemica del sindaco Ghinelli: Medioetruria è un’infrastruttura strategica ma nel frattempo ci sono altre priorità sui trasporti e viabilità che la politica non deve e non può lasciare indietro, come la Due Mari che si è fermata un’altra volta". Giordana Giordini, presidente di Confindustria Orafi, è di ritorno da una fiera di Vicenza che ha confermato l’importanza del settore orafo aretino con tanti affari conclusi con buyer in arrivo da tutto il mondo. Non le è sfuggita la polemica del sindaco Alessandro Ghinelli contro Confindustria Toscana Sud accusata di non volersi schierare sulla stazione a Rigutino. "Pensi che a Vicenza stanno realizzando una stazione dell’alta velocità all’interno dell’area fiera che si sta rinnovando, io in questi giorni ho dovuto mandare dei collaboratori a prendere dei clienti arrivati in treno a Firenze da Vicenza per portarli nella mia azienda. Dal punto di vista infrastrutturale siamo indietro di decenni rispetto ai nostri competitor, in questo contesto la politica cerca alibi con polemiche che considero inutili: cosa dovrebbero fare le imprese? Finanziare Medioetruria al posto dello Stato?"."La posizione di Confindustria confermata dal direttore Alessandro Tarquini, che non ha certo bisogno della mia difesa d’ufficio, è chiarissima – spiega Gordini – in attesa di Medioetruria non possiamo dimenticare i problemi che chi si deve spostare per lavoro affronta ogni giorno: anche qualche coppia di treni in più che si fermi ad Arezzo sarebbe molto importante". In effetti solo il settore orafo macina numeri e volumi di traffici internazionali che nessun’altra realtà può vantare nella Toscana meridionale e nella vicina Umbria. L’alta velocità di merci e persone con le grandi città italiane e le capitali europee diverrebbe un elemento fondamentale non solo per l’oro e per l’industria ma anche per il turismo e la formazione dei giovani. "Su un punto sono d’accordo con il sindaco Ghinelli: dobbiamo far valere la nostra voce perché la stazione, se si farà, dovrà nascere nella nostra provincia. Rigutino ha i numeri dalla sua parte, anche se il tavolo tecnico del ministero ha dato una risposta diversa. Il fatto che la partita si sia riaperta è importante, non fermiamoci alle polemiche e proseguiamo in questo percorso per Rigutino che considero fondamentale".La presidente degli orafi di Confindustria guarda avanti e vede addirittura gli estremi per uno scalo aereo nella nostra provincia: "I dati presentati a Vicenza dicono che esportiamo il 47% della gioielleria italiana, dove ci sono i banchi metalli più importanti al mondo: non riesco a capire come, con questi numeri, non ci sia spazio per pensare alla realizzazione di un aeroporto, anche come quello di Perugia che consente collegamenti con Londra e Parigi. Sarebbe il coronamento di un sogno di tutte le nostre aziende orafe ma nessuno ne parla". "Nel frattempo, negli ultimi anni – conclude Giordini – abbiamo perso diversi treni dell’alta velocità e la Due Mari, che sembrava finalmente sbloccarsi, è tornata nel dimenticatoio. Sono queste le priorità che non escludono l’impegno necessario per realizzare Medioetruria e per un aeroporto che ci colleghi con il mondo".