Polizia, pronti i rinforzi. Dopo l’appello del prefetto arrivano i primi innesti: "Ma ne aspettiamo altri"

Maddalena De Luca aveva promesso il suo intervento al vertice. Da Roma è arrivato il via libera per integrare gli organici aretini. A questo punto diventano decisive le prossime assegnazioni .

Polizia, pronti i rinforzi. Dopo l’appello del prefetto arrivano i primi innesti: "Ma ne aspettiamo altri"

Polizia, pronti i rinforzi. Dopo l’appello del prefetto arrivano i primi innesti: "Ma ne aspettiamo altri"

"Ho chiesto al ministro e al capo della Polizia di considerare Arezzo nelle prossime assegnazioni di personale. Alcune unità sono arrivate, ne stiamo aspettando altre". Aveva ribadito l’impegno al tavolo per la sicurezza e lo ha tradotto in un atto ufficiale: più uomini ad Arezzo, più specialisti per contrastare il fenomeno degli assalti alle aziende orafe che da un anno tengono sotto scacco gli imprenditori e un distretto che per volume di affari e numero di aziende è il più grande a livello europeo. Maddalena De Luca ha già ottenuto l’arrivo di alcuni esperti incaricati di seguire il piano messo a punto per arginare l’escalation di colpi. Fa parte della task force varata al tavolo istituzionale per la sicurezza al quale siedono il questore Maria Luisa Di Lorenzo, il comandante provinciale dei carabinieri Claudio Rubertà, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Walter Mazzei e il comandante della Polizia municipale Aldo Poponcini. Un vertice periodico, per pianificare gli interventi ed affinare la strategia che passa anche dalla moltiplicazione dei sistemi di videosorveglianza in città e nei punti di accesso, oltrechè in prossimità delle principali vie di comunicazione, con in testa l’Autosole, la superstrada Due Mari e la E 45.

Ma è da Roma che si attendono rinforzi. E dopo i primi arrivi, in vista ci sono le prossime assegnazioni decise dal Viminale nelle quali sono previste disposizioni anche per Arezzo, rilancia il preffetto De Luca. Che coordina un piano operativo calibrato su due direttrici: da un lato la difesa delle aziende orafe nel mirino di bande itineranti che ormai colpiscono con una tecnica "militare" e si portano via bottini milionari. Ma tra le maglie che il prefetto serra nell’azione di coordinamento interforze e tra istituzioni, c’è anche la protezione dei cittadini in strada e in casa. Il piano stringe a raggera la città e il territorio, mettendo in campo uomini e strumenti telematici innovativi. C’è poi un altro versante della sicurezza, non meno importante del primo, al centro del tavolo di lavoro in prefettura: le aggressioni in corsia. Fenomeno diffuso sul quale le istituzioni puntano il faro delle contromisure. Un pronto intervento, tra pronto soccorso e corsie degli ospedali. La stretta sugli assalti alle aziende orafe, passa da azioni messe in campo in maniera sinergica. Ci sono le telecamere che leggono le targhe in entrata e uscita dalla città, ma c’è anche il potenziamento dei controlli e del presidio del territorio.

Che significa più uomini in strada per un monitoraggio capillare. Manovra a tenaglia per rendere pressoché impossibile fuggire col malloppo in tasca. Ed è in questo capitolo di intervento che si inseriscono i rinforzi chiesti a Roma dal prefetto De Luca. È un obiettivo al quale lavorano forze dell’ordine e polizia municipale dentro un programma di misure condiviso e coordinato. Controlli di notte e nelle fasce orarie più a rischio per le aziende: è l’impegno assunto al tavolo istituzionale per la sicurezza e richiesto con forza dagli imprenditori orafi e le associazioni di categoria. L’obiettivo "è rafforzare ulteriormente il sistema, per poter garantire la tranquillità delle aziende orafe che rappresentano un settore importante per l’economia del territorio" spiega il prefetto. Dal vertice sulla sicurezza è uscito un piano che impegna tutti e chiama tutti al massimo impegno. Roma compresa.

Lucia Bigozzi