REDAZIONE AREZZO

Ponte dell’Immacolata. Boom di turisti in Valdarno

In base ai dati del Centro Studi di Firenze, strutture ricettive al limite della capienza.

Le Balze del Valdarno

Arezzo, 08 dicembre 2023 – Oggi è iniziata una tre giorni che regalerà alla Toscana un ponte dell'Immacolata da grandi numeri in termini di turisti e presenze . Confesercenti Toscana ha commissionato una indagine al Centro studi turistici di Firenze, da cui si evince che da qui al 10 dicembre ci saranno 400.000 pernottamenti, con un tasso di occupazione medio delle strutture del 78% e una spesa media a persona di 432 euro. E il Valdarno è una delle zone che registrerà il boom. "Il ponte – ha spiegato Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana,  – sarà caratterizzato da numeri in linea con quelli dello scorso anno grazie alla tenuta delle città d’arte, dei nostri borghi, delle città rurali e del turismo termale che sta ricrescendo. Sul podio delle zone, invece, troviamo il Valdarno con la Val di Chiana, con tassi di occupazione delle strutture ricettive del 92 e del 91%. Nel complesso il segnale di tenuta importante che danno i numeri del weekend lungo dell’Immacolata fanno ben sperare anche per il periodo delle feste natalizie: anche se in questo momento di grande incertezza il grosso delle prenotazioni avverrà last minute, i segnali per il Natale 2023 sono positivi".

La pandemia è ormai alle spalle, i turisti sono tornati. Già lo scorso anno, il Valdarno, ha fatto registrare un vero e proprio boom di presenze, con numeri addirittura superiori a quelli del 2019. E l’anno in corso che sta per finire potrebbe essere ancora migliore. Nello specifico, gli arrivi sono stati 125.000 (+47% rispetto al 2021, +5% rispetto al 2019), 446.600 le presenze (+34% sul 2021, +10% sul 2019). Risultati eccezionali, a cui si è arrivati sia grazie alla tenuta dei flussi domestici, sia al ritorno significativo del turismo internazionale.

Se gli italiani rappresentano infatti il 55% degli arrivi, è significativo il fatto che le presenze vedano una prevalenza dei pernottamenti stranieri, con una percentuale del 59%. Riguardo al tasso di permanenza media, europei ed extraeuropei hanno pernottato nelle strutture ricettive del Valdarno in media cinque notti. Tre notti, invece, per i turisti italiani. Anche se non ci sono rilevazioni ufficiali sulla stagionalità della domanda, è facile supporre che la prevalenza dei flussi si concentri nel periodo estivo: l’indice lordo di occupazione di alberghi, agriturismi, residence, case vacanze e B&B si attesta complessivamente al 16%, ma il dato è influenzato dall’incidenza dei periodi di apertura, spesso limitati a pochi mesi all’anno. Analizzando la distribuzione dei flussi per tipologia di struttura ricettiva emerge come la maggioranza dei turisti italiani (58%) prediliga il comparto alberghiero, mentre gli stranieri siano fortemente orientati all’offerta extralberghiera (79%). Bucine e Cavriglia sono i comuni dell’Ambito che registrano una quota importante di presenze turistiche, rispettivamente 106.000 e 100.000. Insieme i due comuni fanno registrare il 46% dei pernottamenti dell’intero territorio. Seguono Terranuova Bracciolini (77.700 presenze), Laterina Pergine (52.700), Loro Ciuffenna (45.000), Montevarchi (41.000). Meno rilevanti in termini di presenze turistiche Castelfranco Piandiscò (12.000) e San Giovanni Valdarno (11.000). Insomma, la vallata, con le sue bellezze paesaggistiche e artistiche, l’enogastronomia e la sua posizione geografica, a cavallo tra Siena, Firenze ed Arezzo sta diventando, sempre più, una meta privilegiata di chi vuole trascorrere qualche giorno di vacanza in serenità.