CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Ponte Morandi, l’incubo continua. Muore nel cantiere del Memoriale. A 39 anni tragico volo di 13 metri

Marco Ricci a Sansepolcro era carpentiere per una ditta. In corso i rilievi sulle condizioni di sicurezza. Già nel crollo della struttura nel 2018 avevano perso la vita due ragazzi aretini: ora un nuovo lutto.

Ponte Morandi, l’incubo continua. Muore nel cantiere del Memoriale. A 39 anni tragico volo di 13 metri

Marco Ricci a Sansepolcro era carpentiere per una ditta. In corso i rilievi sulle condizioni di sicurezza. Già nel crollo della struttura nel 2018 avevano perso la vita due ragazzi aretini: ora un nuovo lutto.

Il Ponte Morandi di Genova torna purtroppo a far parlare di sé per un’altra tragedia, stavolta una tragedia sul lavoro. È accaduta a Rivarolo, in via Argine Polcevera. La vittima è un giovane residente a Sansepolcro. Proprio così: Marco Ricci, 39 anni, è caduto giovedì da un’altezza di circa tredici metri nel cantiere del Memoriale per coloro che hanno perso la vita nella oramai nota strage del 14 agosto 2018. Un giorno maledetto: quel crollo spezzò 43 vite. Tra le vittime anche due giovani aretini: Stella Boccia di 24 anni, abitava a Viciomaggio e il fidanzato Carlos Jesus Eraso Trujillo, 27 anni, di origine peruviana ma viveva a Capolona da molti anni. La coppia era in vacanza, l’auto sulla quale viaggiavano fu rinvenuta sotto le macerie del ponte.

Ora altro dolore riapre quelle cicatrici. Il dolore per la morte di Marco Ricci. Immediati i soccorsi: è stato trasferito al policlinico San Martino del capoluogo ligure. Ieri i sanitari dell’ospedale hanno comunicato la sua morte. In una nota della direzione azierndale si precisa che era cominciato il "periodo di osservazione per morte encefalica" sotto la supervisione della dottoressa Iole Brunetti.

Ricci, che lavorava per una ditta di carpenteria metallica con sede anch’essa a Sansepolcro, era intento a sistemare alcune griglie accanto al vano ascensore della ludoteca dove dovrà sorgere il Parco del Ponte, esattamente sul posto nel quale si trovava la palazzina Amiu, travolta dal crollo del Morandi.

In base a quanto accertato dagli ispettoridella struttura di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della Asl 3, l’operaio stava camminando all’indietro per trasportare una delle griglie assieme a un collega e avrebbe appoggiato il piede su una tavola non fissata: questo elemento sarebbe all’origine del salto nel vuoto che gli è costato la vita.

I sanitari del 118 hanno provato a rianimarlo, ma fin da subito si era capito che le sue condizioni erano molto gravi e con il passare delle ore sono andate ulteriormente peggiorando, fino al triste e doloroso epilogo.

La Procura di Genova ha aperto un’inchiesta contro ignoti e nelle prossime ore si procederà per omicidio colposo. Indagini dei carabinieri puntate, come del resto prevedibile, sul rispetto delle normative di sicurezza e cantiere posto sotto sequestro. Già effettuato il sopralluogo dal pm Giuseppe Longo e dall’aggiunto Francesco Pinto titolari dell’inchiesta e già l’altro ieri sono state ascoltate le persone informate sui fatti.

Esclusa la responsabilità penale del Comune di Genova, committente dell’appalto e i primi accertamenti eseguiti avrebbero evidenziato non soltanto la mancanza di ancoraggio della tavola, ma anche l’assenza delle protezioni laterali per muoversi in sicurezza. Originario di Roma e simpatizzante della squadra di calcio giallorossa, Marco Ricci viveva da molto tempo a Sansepolcro e da una quindicina di anni lavorava nell’azienda di carpenteria, all’interno della quale era diventato capo officina. Non era sposato - ci è stato riferito da chi gli era vicino - e non si era trasferito nel centro biturgense con la famiglia.

Viveva da solo e le poche persone avvicinate che lo conoscevano, ora ne ricordano il carattere e ne piangono la perdita: "Una persona buona e assai socievole". La notizia della sua morte ha lasciato sgomenta la comunità biturgense.