SONIA FARDELLI
Cronaca

Portone scolpito da un’artista tedesca tra le opere del Giubileo

Amava il santuario e lì aveva scolpito alcune delle sue opere. Hildegard Hendrichs è l’artista cheha creato nel luogo...

Amava il santuario e lì aveva scolpito alcune delle sue opere. Hildegard Hendrichs è l’artista cheha creato nel luogo...

Amava il santuario e lì aveva scolpito alcune delle sue opere. Hildegard Hendrichs è l’artista cheha creato nel luogo...

Amava il santuario e lì aveva scolpito alcune delle sue opere. Hildegard Hendrichs è l’artista che ha creato nel luogo francescano una porta. Quest’ultima, terziaria originaria della Germania dell’est, per lasciare le sue opere come segno di fede nel santuario che era parte della sua vita, più volte ha rischiato anche la galera, spiega la Diocesi di Grosseto, città dove oggi quel portale è stato portato, in Duomo, in un intinerio spirituale in occasione dell’anno giubilare.

A La Verna Hendrichs, ricorda sempre la Curia grossetana, ha lasciato tre opere, due delle quali non ottennero però, all’epoca, le autorizzazioni degli organi preposti per essere collocate là dove erano state pensate e commissionate dagli stessi frati. Una di queste è, appunto, un grande portale che avrebbe dovuto essere collocato come porta di accesso alla basilica. Hildegard la scolpì negli anni ‘50. Si compone di due battenti, alti quattro metri e larghi quasi due e mezzo, in ognuno dei quali ci sono cinque riquadri: in quello di sinistra l’artista scolpì quattro scene di vita di Gesù e una quinta non narrata nei Vangeli ma negli scritti francescani raffigura Cristo che si compiace dei ‘nuovi poverì, ovvero Francesco e Chiara d’Assisi, Ludovico re e Elisabetta d’Ungheria. Nel battente di destra altri cinque riquadri con episodi della vita del santo patrono d’Italia, che sono speculari agli episodi evangelici.

Da alcuni giorni il portale, che i frati della Verna hanno collocato in uno dei chiostri, è in cattedrale a Grosseto. L’iniziativa è stata presa dall’ufficio diocesano di pastorale culturale per il Giubileo. "Il senso che vogliamo dare a questo segno - spiega don Pier Mosetti, che ha curato l’operazione - è proprio quello che abbiamo vissuto anche il 29 dicembre aprendo il Giubileo in Diocesi: Cristo è la porta di salvezza e la attraversiamo immergendoci nel battesimo".