AREZZO
"Ho viaggiato in tutto il mondo e sono rimasto colpito da questo impianto: possiamo imparare molto, gettiamo via tanto e invece potremmo recuperare molto di quello che buttiamo". Con queste parole Mohammed Monirul Islam, ambasciatore del Bangladesh (nella foto) commenta la sua visita all’impianto di recupero integrale "Zero Spreco". A fare da ciceroni, il presidente di Aisa Impianti Giacomo Cherici e il direttore generale Marzio Lasagni.
"E’ stata una sorpresa molto positiva, un’impiantistica come questa non sarebbe utile soltanto per il Bangladesh - prosegue l’ambasciatore - ma per tutti i paesi del mondo, specie in un momento complesso e difficile sul piano della salute del paese in cui occorre che tutti facciano la loro parte per concentrarsi sulla protezione dell’ambiente". Dopo la visita nelle scorse settimane di una rappresentanza della comunità bengalese aretina all’impianto Zero Spreco di Aisa Impianti è stata la volta del diplomatico, accompagnato dal presidente comunità del Bangladesh ad Arezzo, Rasel Ahmed. L’obiettivo? Conoscere il funzionamento dell’impianto e rinsaldare i legami tra la numerosa e integrata comunità bengalese e il territorio aretino. "Questo è un ulteriore momento di crescita di Zero Spreco, e di apertura di questa azienda a un mercato che a questo punto possiamo definire ampio e importante - ha detto il presidente di Aisa Impianti Giacomo Cherici - la comprensione da parte di tutti delle centrali a recupero totale che utilizzano i rifiuti della città come se fosse una miniera urbana è un qualcosa che va trasmesso, compreso e anche accettato".
Luca Amodio