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Arezzo, 1 settembre 2021 - Supplementari dei ricevimenti in questa seconda estate post Covid. I tempi di recupero delle cerimonie si giocano al ritmo di dieci matrimoni a settimana. Tra green pass e liste complete coi nominativi degli invitati, da metà giugno ad oggi sono stati tantissimi gli sposi che si sono detti sì dopo aver dovuto rimandare il giorno più bello a causa della pandemia.
“Stiamo recuperando tutti i matrimoni non celebrati lo scorso anno – spiega Massimo Lodovichi di Lodovichi Ricevimenti – durante l’estate è stata fortissima la voglia di sposarsi per chi ha dovuto rinunciare l’anno prima. Dal 15 giugno ad oggi abbiamo lavorato a ritmo serrato per recuperare tutte le date saltate. Viaggiando al ritmo di 10 matrimoni a settimana spalmati non solo nel weekend per riuscire ad accontentare tutti”. Ma la ripartenza dei grandi eventi, quelli che mettono insieme un numero consistente di persone, riguarda un po’ tutti i settori. “Anche nei ristoranti si sta tornando a festeggiare qualche compleanno, si rivedono le cene sociali, quelle della palestra – spiega Lodovichi che di ristoranti ne possiede due in città – si riuniscono gli amici del calcetto e abbiamo in calendario anche qualche evento aziendale, tra inaugurazioni e ditte che si ritrovano con la propria rete vendite. Tutti quelli che avevano evitato gli incontri in piena pandemia tornano a vedersi.
La sensazione è che ci sia molta voglia di socialità e di ritorno alla normalità”. Tra gli alleati delle cerimonie il green pass. “Per i matrimoni non c’è un numero fisso, ma gli organizzatori devono assicurarsi che tutti abbiano il green pass – spiega Lodovichi – ed è necessaria una lista dei nomi degli invitati a cui tutti possano accedere. Una delle accortezze in più da tenere nell’organizzare i tavoli, quella di far sedere insieme familiari o amici e non gli sconosciuti. E’ capitato infatti di dover aggiungere tavoli all’ultimo in matrimoni in cui qualche ospite non voleva sedersi accanto a chi non conosceva per paura di contagi”. E se i matrimoni italiani sono ripresi e andranno avanti a pieno ritmo fino ad ottobre, la situazione non è tornata del tutto alla normalità per le cerimonie degli stranieri che da sempre vedono la Toscana come location ideale del giorno più bello. “Abbiamo avuto problemi con i matrimoni inglesi per il grosso limite imposto dalla quarantena di 5 giorni – spiega Lodovichi – abbiamo rimandato all’anno prossimo una trentina di ricevimenti, mentre gli sposi inglesi che hanno scelto di fare la quarantena insieme agli invitati, hanno ridimensionato notevolmente il numero degli ospiti”. In generale per Lodovichi il lavoro si è allineato agli standard normali pre pandemia.
“Facciamo una media di 10 matrimoni a settimana ma non solo nel weekend perché questa concentrazione ha fatto sì che venissero a mancare location e professionisti – spiega Massimo Lodovichi – così abbiamo spalmato le cerimonie durante la settimana anche se riusciamo a gestirne più di una contemporaneamente. Andremo avanti con questi numeri fino alla prima settimana di ottobre poi i numeri andranno a ridursi notevolmente dell’80-90 % perché la maggior parte di questi matrimoni sono pensati per spazi esterni. Il nostro è un lavoro stagionale, faremo solo qualche cerimonia intorno al Natale. In generale in inverno si lavora poco con le cerimonie e a maggior ragione dopo la pandemia quando tutti preferiscono gli esterni. Stiamo già lavorando al 2022, per il prossimo anno dal 15 di maggio al 15 ottobre i sabati siamo praticamente pieni”. E se il servizio catering è ripartito alla grande in termini di eventi calendarizzati, a inizio estate i problemi sono stati nel reperire forza lavoro. “Abbiamo avuto una grandissima difficoltà a trovare personale quando dal 15 giugno siamo ripartiti – spiega Lodovichi – fino al paradosso: abbiamo deciso di tenere chiuso un ristorante il Maninpasta di Saione in estate per poter contare su quel personale nel catering. Ma è capitato in alcuni giorni di dover chiudere anche l’altro locale di Guido Monaco per lo stesso motivo e usufruire così di quel personale nelle cerimonie. Solo a fine luglio siamo tornati a regime anche col personale dei banchetti impiegando fino a 200 addetti”. Ma in tempo di pandemia spesa e numero degli invitati si sono ridimensionati? “No, un matrimonio italiano si aggira sui 130 invitati – continua Lodovichi - la spesa per il pacchetto catering più location può oscillare molto tra 10 e 40mila euro in base al proprio potere economico. In generale a fare la differenza non è il menù, sempre sui 100 euro a persona, ma la location scelta”.