REDAZIONE AREZZO

Povertà: più di 200 famiglie chiedono aiuto. I dati in crescita della Croce Rossa

AREZZO Il 2025 è iniziato con un dato negativo. Il superamento dei 200 nuclei familiari aiutati dalla Croce Rossa di...

AREZZO Il 2025 è iniziato con un dato negativo. Il superamento dei 200 nuclei familiari aiutati dalla Croce Rossa di...

AREZZO Il 2025 è iniziato con un dato negativo. Il superamento dei 200 nuclei familiari aiutati dalla Croce Rossa di...

AREZZOIl 2025 è iniziato con un dato negativo. Il superamento dei 200 nuclei familiari aiutati dalla Croce Rossa di Arezzo. "Ad oggi le famiglie che sosteniamo sono 201" spiega il presidente Luca Gradassi. Un numero che aumenta con grande velocità: a settembre erano 170, ad ottobre 196. Le famiglie si rivolgono alla Croce Rossa per il pacco alimentare, che ricevono ogni 15 giorni nella sede in via Raffaello Sanzio, per abiti, ma anche per il pagamento di una bolletta. Un’emergenza dovuta ai rincari, ma anche alla crisi generalizzata "Il trend è quello solito, italiani e stranieri ormai senza distinzione. Famiglie con figli, altre senza. Ad accomunarli un Isee bassissimo. A chiedere aiuto ci sono over sessanta, la cui pensione si piega ai forti rincari, ma anche giovani con lavoretti saltuari, stipendi che ormai non bastano a sostenere il costo della vita" continua Gradassi.

Dati che, se pur già preoccupanti, non raccontano la totalità del problema. Sono tante le persone che sfuggono agli aiuti, "Parlano di dignità. E così non iniziano un percorso con gli assistenti sociali che garantirebbe aiuti ciclici" spiega il presidente. Le storie sono tante e meritano il rispetto silenzioso che loro stesse chiedono. "I nostri numeri non bastano a raccontare un disagio che va ben oltre il conosciuto" continua. "Insieme al pacco alimentare, sono tante le richieste anche di indumenti, e prodotti per l’igiene personale e della casa. Attraverso i nostri volontari riusciamo a dare una risposta anche in questo senso". Ogni occasione è buona per raccogliere fondi. Dalle raccolte alimentari nei supermercati, ai mercatini come quello natalizio. "Noi ce la mettiamo tutta. Ma la situazione è difficile" conclude Gradassi.