LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Prefetto Di Nuzzo: apertura all'installazione di nuovi autovelox per la sicurezza stradale

Il Prefetto Di Nuzzo sostiene l'uso degli autovelox per prevenire incidenti, rispettando la normativa e valutando le richieste dei Comuni.

Il prefetto di Arezzo Clemente Di Nuzzo

Il prefetto di Arezzo Clemente Di Nuzzo

Prefetto Di Nuzzo, dal tavolo sulla sicurezza emerge una sua apertura, sia pur alla luce rigorosa delle regole, all’installazione di nuovi autovelox: come è arrivato a questa determinazione?

"Sono particolarmente sensibile alle tematiche della sicurezza stradale, e credo che un utilizzo di questi strumenti in modo equo e razionale possa promuovere la sicurezza stradale e non generare situazioni percepite come “trappole di velocità” che possono portare a contestazioni da parte degli utenti della strada. Posizionare le postazioni in punti dove le statistiche e le analisi indicano una frequenza elevata di incidenti o dove il superamento dei limiti di velocità contribuisce alla pericolosità della strada può, a mio avviso, promuovere il rispetto dei limiti esercitando una reale funzione di prevenzione degli incidenti aiutando anche ad educare e a far rispettare condizioni di guida più sicure".

Basta l’autovelox?

"Non è l’unico strumento ma uno dei tanti a disposizione all’interno di una strategia di organizzazione di servizi di polizia stradale per arginare il fenomeno dell’incidentalità stradale".

Perché impianti già autorizzati come quello di Vitiano fanno tanta fatica a partire?

"L’ente locale, competente al riguardo, dopo l’individuazione del tratto di strada e il suo inserimento all’interno del decreto prefettizio, ci ha comunicato la volontà di installare l’autovelox nel rispetto della normativa vigente. Ad ogni modo ci sono tempi tecnici da rispettare e bisogna altresì considerare che ci sono ancora alcune questioni giuridiche non risolte che sicuramente non spingono verso un’accelerazione".

In che modo la Prefettura, ove ne esistano le condizioni, può accelerare l’accensione degli autovelox?

"Ho in più occasioni manifestato la mia disponibilità alla valutazione di istanze dirette all’individuazione dei tratti di strada in cui è possibile procedere all’installazione di autovelox. Come previsto dalla normativa, il prefetto può adottare l’individuazione di un nuovo tratto di strada su cui poter installare autovelox solo dopo una compiuta valutazione della documentazione".

In tutta la provincia ora ci sono tre impianti accesi: non sono un po’ pochi?

"Ho già fatto presente che, tenuto conto dell’ampiezza della rete stradale, vi sarebbe sicuramente spazio per un ampliamento del numero di dispositivi e ho manifestato la mia disponibilità a valutare eventuali iniziative in tal senso, nel rispetto delle condizioni imposte dalla normativa. La collocazione dovrà riguardare solo tratti di strada interessati da frequente incidentalità, ovvero da altri fattori attinenti alle condizioni strutturali e ai volumi di traffico, come prescritto dalla normativa vigente e dai decreti applicativi".

Quali richieste ha avuto dai Comuni finora?

"Alcuni Comuni mi hanno chiesto informalmente i passaggi procedurali per l’installazione, ma ancora non abbiamo formalmente ricevuto nessuna istanza".

È favorevole all’introduzione di autovelox anche sulle strade urbane, a controllo delle zone con limite di 50 km orari, come hanno fatto a Firenze?

"Le condizioni per la collocazione di postazioni fisse di controllo nei centri abitati sono più restrittive e possono essere prese in considerazione, in via alternativa, solo quando non è possibile installare correttamente altri sistemi efficaci per ridurre la velocità, come dossi artificiali o altre misure di rallentamento. L’ente proprietario della strada deve valutare, prima di ogni altra condizione tecnica, l’opportunità di impiegare altre soluzioni. Non ho comunque preclusioni al riguardo qualora fossero presenti i requisiti previsti dalla normativa vigente in ordine all’incidentalità e agli altri fattori; e non ci fossero altre soluzioni alternative".