Trenta figure a grandezza naturale, raccontano la Natività. È il presepe di Assisi, un altro tesoro nel forziere della Città del Natale. Dominerà il sagrato del Duomo e porterà qui la sua storia e i suoi significati. Perchè questo presepe nasce nel 2021, in piena pandemia con le città deserte e le corsie degli ospedali affollate. Diventa così il simbolo della rinascita e rimette in moto il circuito dei visitatori: in quel tempo, i numerosi quadri della rappresentazione animavano i luoghi più importanti di Assisi: il sagrato della chiesa di San Rufino, Santa Chiara, il piazzale della chiesa di San Pietro, l’area della Basilica di San Francesco. Composto da 180 figure in scala 1 a 1, il progetto e la realizzazione, affidata a un’azienda artigiana umbra, si ispirano alla Natività raffigurata da Giotto nel ciclo degli affreschi della Basilica superiore. Un gioiello. Non quello splendido, che troneggia e continuerà a troneggiare nel giardino davanti alla Balisica superiore. Ma uno comunque bellissimo che ora è pronto a partire per la Città del Natale, almeno nella sua parte principale, suggellando un gemellaggio tra Arezzo e Assisi nei giorni clou della festa. Dal sacro convento francescano, proprietario del presepe, è arrivato l’ok e la sindaca Stefania Proietti ha posto il sigillo sul trasferimento, concludendo così le fasi preliminari del progetto insieme alla Fondazione Intour che ha promosso e gestito l’operazione. "Abbiamo accolto con molto interesse - dichiara Proietti - l’invito a collaborare in occasione delle festività natalizie con Arezzo e grazie alla disponibilità del Sacro Convento di Assisi. Si tratta un primo piccolo ma importante passo verso una direzione che potrà favorire al meglio le importanti progettualità che le nostre due città hanno saputo realizzare in questi ultimi anni in termine anche di promozione turistico-culturale".
Il debutto del presepe di Assisi, sarà l’8 dicembre e l’evento segnerà, di fatto, l’ingresso nei giorni più "caldi" della festa. Un’attenzione particolare alla tradizione dei presepi è la chiave di lettura che quest’anno Fondazione Intour mette in campo per arricchire e ampliare l’offerta pensata per i visitatori, già alle prese con le prenotazioni di alberghi e attrazioni: un flusso di turisti che supera il milione di persone nei due mesi più attesi dell’anno. E consolida il primato di Arezzo nel panorama dei grandi eventi.
Il percorso della Città del Natale si completa con l’esposizione di presepi artigianali, forse nei locali di via Bicchieraia dove torneranno gli artisti a creare le loro opere. Altra novità: l’arrivo in città del presepe delle Ville Monterchi, unico nel suo stile. Ma è su Assisi che si concentra l’attenzione, anche per il legame tra due territori con una forte impronta francescana. Basti pensare al Santuario della Verna dove il poverello di Assisi ricevette le stimmate, fulcro in questo anno delle celebrazioni per gli ottocento anni dalle Stimmate.
E il presepe che sarà allestito sul sagrato del Duomo impreziosisce e rinnova la sinergia. Resta ancora da stabilire se aggiungere al quadro della Natività quello dell’Annunciazione che potrebbe essere allestito sulla terrazza del palazzo della Provincia, proprio di fronte alle grandi figure del presepe di Assisi. Uno spettacolo unico. In questi giorni il rebus dovrebbe essere risolto per poi dare il via libera alla preparazione delle figure per il trasferimento verso la Città del Natale.