LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Presepi di Arezzo, l’impronta di Giotto. Allestite le scene giganti. Ecco anche la Natività vivente

Le statue di Assisi trasformano l’interno di San Francesco: come ammirarle. Le rievocazioni delle Ville Monterchi al debutto nei giardini davanti alla Biblioteca

Anche il presepe è protagonista nel Natale di Arezzo. Un vasto programma che vede al centro la natività. Riprodotta in varie forme artistiche

Anche il presepe è protagonista nel Natale di Arezzo. Un vasto programma che vede al centro la natività. Riprodotta in varie forme artistiche

Arezzo, 6 dicembre 2024 – “Ma questa è San Lorenzo?”. Un signore romano pesca a piene mani in una città che non esiste, se non nella sua immaginazione. La moglie, lo corregge stizzita: “Macchè, è San Francesco”. Sì, è proprio San Francesco, la basilica che da ieri dirama i percorsi in due rivoli. Chi vuole scoprire gli affreschi di Piero continua a bussare alla porta in cima a via Madonna del Prato, fa il biglietto e dalla scala interna si ritrova nel cuore della navata.

Gli altri possono affacciarsi dall’ingresso e chiedere ai custodi di poter ammirare il presepe di Assisi, la nuova pagina che dopo anni si apre nella Città di Natale, spalancando uno dei fronti più amati, e non solo dai bambini. La scena della natività si vede anche dal timpano di vetro ma intanto quel timpano è fatto apposta per sabotare qualunque foto e poi la visione diretta è un’altra cosa.

Statue giganti, in perfetta somiglianza all’affresco di Giotto, quello della Basilica Inferiore. I Magi, un San Giuseppe un po’ sfilato, il centro della scena per Maria e il bambino in fasce: dietro bue e asinello, sotto una capanna allestita grazie alla Fondazione Intour.

La Madonna ha uno sguardo un po’ austero rispetto alle figure classiche del Rinascimento ma si sa, siamo in un’altra epoca: e poi non si può dare la colpa di un profilo alla Città di Natale. I volti degli affreschi di Giotto sono scolpiti ora, con una sorta di effetto 3D, all’interno della Basilica. A disposizione di chi entra per vedere gli affreschi, armato di biglietto.

Non solo. A cominciare dall’Annunciazione che dal timpano di vetro sarebbe invisibile, essendo stata posizionata in una delle cappelle laterali, ma dall’interno no. Un viaggio nel mondo dei presepi che in questi giorni toccherà l’apice. Perchè domani e domenica saranno anche i giorni del presepe vivente delle Ville Monterchi: un’anticipazione, non la rete completa delle scene.

Eppure sufficiente a creare un clima da non perdere, in particolare davanti alla Biblioteca, nel largo Ivan Bruschi, dove la capanna è già montata da settimane. E questa potrebbe essere l’occasione per spingere i turisti agli altri presepi importanti del centro. Quello della Cattedrale, imponente, a ridosso della Cappella della Madonna del Conforto; in Badia, un presepe meccanico che al movimento unisce anche le fasi del giorno e della notte.

Ma pure in Pieve, nella cripta dietro l’altare, e in altre chiese sul percorso della Città del Natale. Senza dimenticare altri innesti,quelli del videomapping, la proiezione suggestiva che oltre a piazza Grande si estende su alcuni monumenti, raffigurando scene di forte impatto. Itinerario da completare con gli alberi di Natale, il volto laico della festa, ben rappresentati: da Guido Monaco a piazza Grande fino al Prato, compreso quello perfettamente illuminato all’angolo della Cattedrale.

E di fronte la luna piena, che si accende ogni sera nell’angolo degli artisti aretini. Un altro dei punti forti per i cacciatori di selfie, pronti a portare Arezzo nel mondo a cavallo degli album di famiglia.