GAIA PAPI
Cronaca

Presidio per bloccare l’antenna. Gli abitanti di via Sicilia in azione ma nel cantiere i lavori ripartono

Cresce la protesta intorno alla contestata sede del futuro ripetitore: in corso le tracce per l’installazione. Il caso sbarca in consiglio comunale. L’assessore: "L’iter per l’impianto non è stato ancora completato".

Presidio per bloccare l’antenna. Gli abitanti di via Sicilia in azione ma nel cantiere i lavori ripartono

La protesta degli abitanti di via Sicilia, ma i lavori stanno riprendendo

Le polemiche sull’antenna di via Sicilia non si placano, insieme alla preoccupazione ora che, intorno al palo già montato nei mesi scorsi, sono tornati gli operai al lavoro per fare le tracce che serviranno a portare l’energia elettrica per poi procedere con l’installazione dei ripetitori. Giovedì pomeriggio si è tenuto un nuovo presidio, il secondo in tre giorni, da parte dei residenti della zona.

"I lavori devono essere fermati, il Comune si adoperi affinché Inwit non vada avanti" ha spiegato l’avvocatessa del comitato, Sabrina Candi. Il caso è tornato anche in consiglio comunale con un’interrogazione dell’esponente dem Donato Caporali che ha ricordato "Siamo alla quinta interrogazione sul piano comunale per l’individuazione delle stazioni radio per la telefonia mobile.

I contenuti del piano a oggi non si conoscono, i suggerimenti dei cittadini sono stati trascurati, nel frattempo in via Sicilia un gestore sta procedendo con i lavori. È vero che il regolamento arriverà in aula in autunno? Sarà oggetto di un percorso partecipativo? A che punto è l’iter promosso in via di autotutela per via Sicilia?".

Pronta la risposta dell’assessore Francesca Lucherini: "L’aggiornamento del piano delle antenne deve seguire un iter ben preciso, in questo momento è in attesa della cosiddetta ‘valutazione ambientale strategica’ che è in carico all’ufficio ambiente. Una volta ottenuta, ci sarà un percorso partecipativo così come per ogni strumento urbanistico, dopo di che approderà in Consiglio Comunale per l’adozione e la successiva approvazione.

L’iter per via Sicilia, infine, è tuttora in corso". A voler conoscere l’esito del procedimento di autotutela instaurato dal Comune a maggio e ancora in corso sono anche i residenti di via Sicilia. "Siamo fermamente convinti che il procedimento sia viziato, per questo dovrebbe essere annullato insieme all’autorizzazione all’istallazione dell’antenna perché non sussistono i requisiti di necessità e indifferibilità che la legge regionale richiede per l’istallazione delle antenne qualora non ci sia un piano antenne approvato e valido" spiega l’avvocato Candi.

"Ad Arezzo il vecchio piano è scaduto nel 2017 e quello nuovo lo stanno elaborando dal 2022" continua Candi.

"L’amministrazione deve uscire dall’indugio e tutelare i suoi cittadini. Il sindaco si dovrebbe assumere la responsabilità, a fronte delle numerose proteste, di fare un’ordinanza contingibile e urgente a tutela della salute e della sicurezza pubblica. Così come è avvenuto in altri Comuni". A Cassano Ionio, in Calabria, il primo cittadino haemesso un’ordinanza per bloccare i lavori per la realizzazione di un’antenna 5G alta quaranta metri circa dalle abitazioni.