Angela Baldi
Cronaca

“Fatemi dire messa, sono sacerdote”. La diocesi prima dice no ma poi frena

Il caso di Marco Baragli, musicista, filosofo e ora anche reverendo anglicano che chiede di poter officiare. “A luglio ho ricevuto il permesso per celebrare in una cerimonia in Inghilterra: non sto millantando nulla”

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Marco Baragli durante la cerimonia di rito anglicano in cui sarebbe stato ordinato

Arezzo, 19 agosto 2024 – Si firma Don Marco Baragli ma per la Diocesi di Arezzo non è un sacerdote. L’anno scorso aveva incantato con il suo flauto addirittura Buckingham Palace, oggi il professor Marco Baragli, musicista e filosofo aretino, che si esibisce in importanti eventi musicali in Inghilterra dove ha portato avanti il percorso per diventare sacerdote anglicano dopo aver abbandonato l’insegnamento della religione cattolica, fa parlare di sé proprio per la sua carriera religiosa.

La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro (anche se il post è stato cancellato in attesa che Baragli presenti documenti che attestino il suo stato) aveva emesso una nota su Toscana Oggi per mettere in guardia la comunità da un individuo che “si presenta falsamente come sacerdote cattolico”.

Baragli, è stato segnalato per essersi dichiarato sacerdote incardinato nella diocesi aretina, la diocesi sottolinea che questa affermazione è priva di fondamento, cosa risponde?

“Sono don Marco Baragli e la Diocesi di Arezzo mi accusa di essere un falso sacerdote. Io sono stato ordinato sacerdote dell’Ocac (Old Catholic and Apostolic Church) il 13 luglio 2024 a Bolton, nei pressi di Manchester. Esistono foto di questo momento e il mio Pto: Permission to officiate - ovvero permesso a officiare”.

La diocesi nel post poi rimosso invitava a non dare credito alle sue affermazioni…

“Secondo la Diocesi avrei detto di essermi incardinato come sacerdote ma assolutamente non l’ho mai detto anche perché non posso. Il mio primate è diventato membro dell’Order of Coorporate Reunion su nomina di papa Benedetto XVI. L’Order è stato fondato più di un secolo fa da sacerdoti cattolici e anglicani. In virtù di questo ho scritto una mail alla Congregazione per la Dottrina della Fede presso la Santa Sede chiedendo di essere accolto come sacerdote cattolico in virtù della Costituzione Apostolica Anglicanorum Costibus emanata da Papa Benedetto XVI il 4 novembre 2009”.

Lei può dunque celebrare messa?

“In questo mese ho concelebrato in diverse chiese cattoliche dove sono stato accolto come sacerdote Ocac e chi mi ha accolto conosceva benissimo la Chiesa alla quale appartengo e la mia identità. In Italia invece, tutto viene visto come sbagliato e peccaminoso”.

Baragli, qual è il percorso che lo ha portato qui?

“Classe 1975, sono nato ad Arezzo e qui risiedo. Ho studiato teologia presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma, filosofia presso l’Università di Siena, flauto traverso al conservatorio di Siena. Ho fatto anche un master in anglicanesimo al St John’s college di Nottingham. Sono stato docente di religione nella scuola pubblica per oltre 20 anni adesso sono docente di filosofia e storia. Per 9 anni ho fatto il liturgista nella cattedrale di Arezzo anche di monsignor Gualtiero Bassetti. Mi sono spostato nel 2022 in Scozia”.

Baragli per corredare la sua tesi è pronto a pubblicare documenti tra cui la nomina del suo primate ad opera del Romano Pontefice e l’inizio della mail inviata alla Congregazione per la dottrina della fede. Da parte sua la Diocesi di Arezzo che in un primo momento con un post poi cancellato, aveva messo in guardia i fedeli a non dare credito a quello che reputa un falso sacerdote, ha rimosso la nota in attesa che Baragli presenti i documenti che attestano il suo stato.