REDAZIONE AREZZO

Primi passi verso il Perdono. Tante novità quest’anno alla tradizionale cena medievale

Il Centro rievocazione storica lavora per l’allestimento: attesi in 1200

Il Centro rievocazione storica lavora per l’allestimento: attesi in 1200

Il Centro rievocazione storica lavora per l’allestimento: attesi in 1200

MONTEVARCHI

Ci stiamo avvicinando a grandi passi alle feste del Perdono di Montevarchi, che saranno presentate domani in Palazzo del Podestà. Si parte nel week end del 31 agosto e 1 settembre. Nel frattempo il Centro Rievocazione Storica guidato da Antonio Melzi (nella foto), associazione in prima linea nell’organizzazione delle varie manifestazioni, sta lavorando per l’allestimento della tradizionale cena medievale, che quest’anno presenterà interessanti novità, con degustazioni di antiche ricette che si rifanno all’anno 1200, quando la città diventò un punto di riferimento per i pellegrini che transitavano da Roma a Firenze. Melzi ha ricordato come in questi mesi sia proseguita la ricerca di informazioni storiche per abbinare l’evento ad antiche tradizioni.

"Quest’anno su segnalazione dello storico del nostro gruppo, Gabriele Fatai, abbiamo posto l’attenzione su un documento riportato da Jacopo da Leona (1277) poeta e giurista italiano che ci parla di un decreto vescovile firmato dal vescovo aretino Elemperto, del 12 febbraio 1009, con il quale metteva il monastero della Ginestra sotto il patronato dei canonaci della cattedrale, in modo da rendere i monaci benedettini anche "ospitalieri", ha spiegato Melzi. Il monastero oltre alla solita caratteristica di ospitalità, continuò ufficialmente anche la sua attività di ospedale per tutti i pellegrini che passavano per la principale direttrice viaria tra Roma e Firenze.

"Viene quindi ribadita l’importanza della via Romea come direttiva di comunicazione tra le due grandi città. Una strada che attraversava il borgo di Montevarchi, facendolo diventare un riferimento per i servizi offerti di ospitalità e ospedalità, già dal 1009 – ha aggiunto il presidente dell’associazione – Figuriamoci quando nel 1266 la nostra città ricevette la custodia della Reliquia del Sacro Latte della Madonna, diventando a maggior ragione oggetto di pellegrinaggi! Abbiamo quindi ragione di credere che si sviluppò una ricerca nell’offrire cibi e bevande per onorare la visita dei pellegrini".

Fu così che anche Messer Brunetto Latini, fiorentino di origine ma sindaco in primis e poi anche primo podestà di Montevarchi, amò frequentarne le migliori taverne per apprezzare le offerte culinarie degli osti. La ricerca ha quindi portato gli organizzatori a ritrovare antiche ricette e vecchie proposte di vini e birre abbinati alle degustazioni dei piatti, che in questa edizione del Perdono saranno offerti come proposta conviviale.

M.C.