
Famiglie messe in difficoltà per il costo esagerato del pranzo del gestore della mensa
Troppo alto il prezzo della mensa del dopo scuola, sale la protesta dei genitori della scuola elementare di Pergine Valdarno. Ben 17 euro a pasto per un "menù" composto poi da un primo e da una frutta che varia nei giorni ma che ha creato non poche polemiche tra le 20 famiglie che vorrebbero usufruire del servizio ma che si ritrovano, loro malgrado, a dare ai figli un qualcosa da portare a casa per tre giorni settimanali giusto per non dover gravare troppo sul bilancio alla fine del mese. In pratica un mese di mensa andrebbe a costare quasi come tutto il dopo scuola a cui i bambini dai 6 ai 10 anni partecipano.
"Ci sembra un qualcosa di incredibile - hanno affermato due rappresentanti dei genitori - far pagare una cifra del genere è uno sproposito e difatti nessuno ha aderito perché un costo del genere è esagerato". Almeno per due giorni a settimana il servizio è coperto dalla mensa scolastica del comune, gli altri tre sono a discrezione dei genitori che seppur in numero ridotto rispetto allo scorso anno, da 36 famiglie sono sono scese a 20, hanno comunque necessità di lasciare i propri figli a scuola anche nell’orario pomeridiano a causa di impegni perlopiù lavorativi che gli impediscono di poter passare a prenderli alla fine della mattinata: "L’azienda che ha vinto l’appalto a inizio anno per la gestione del dopo scuola ha sempre tergiversato per il servizio mensa e solo dopo varie insistenze ha provveduto a mandarci questo spropositato preventivo. In fondo è arrivata a ottenere il servizio anche grazie ai punti per aver risposto "SI" alla possibilità di dare da mangiare ai bambini. Non possiamo di certo lasciare a scuola i nostri figli senza mangiare, ci adoperiamo il lunedì, il mercoledì e il venerdì a dargli qualcosa da casa anche perché escono alle 18.30.
Mancano circa tre mesi alla fine dell’anno scolastico, abbiamo atteso tanto affinché si arrivasse a una soluzione ma alla fine ci hanno sparato questa cifra e siamo rimasti esterrefatti. Nessuno ci mancherebbe ha aderito, chi si può permettere oltre 200 euro al mese sommate ai tanti costi che già sosteniamo per altri servizi?".
Il dopo scuola nei tre giorni settimanali è stato attuato dallo scorso anno, senza però usufruire della mensa. Per cercare di trovare una soluzione è stato fatto anche un incontro con il sindaco e i responsabili dell’azienda che erogano il servizio ma l’accordo, alla fine, non c’è stato. Si continuerà a smuovere le acque cercando di arrivare a un compromesso che permetta ai bambini di mangiare regolarmente, a un costo onesto senza il bisogno di portarsi il classico panierino da casa.