Nuovo incontro tra la Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno e la direzione della Asl Toscana Sud Est per analizzare le criticità sul tappeto riferite soprattutto ai servizi dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia. Tra i problemi emersi e che ormai persistono da tempo quelli della Psichiatria che attende l’incremento dell’organico con professionalità specifiche, ma anche la situazione dei reparti di Chirurgia, Medicina, Urologia, Radiologia e Radioterapia, che presto sarà potenziata dal Calcit di vallata, e Neuropsichiatria infantile.
Oltre alla presidente dell’organismo sovracomunale Valentina Vadi sono intervenuti alla riunione i primi cittadini di Laterina, Loro Ciuffenna e gli assessori alla salute dei Comuni di Montevarchi, Terranuova, Cavriglia e Bucine, mentre l’azienda sanitaria era rappresentata da Antonella Valeri, direttore amministrativo e generale pro tempore, dalla direttrice del presidio Patrizia Bobini e da Roberto Turillazzi in sostituzione del direttore sanitario.
Dagli amministratori è stata rilanciata con forza la richiesta di implementare le dotazioni di personale e di acquistare apparecchiature e strumentazioni tecnologiche di ultima generazione fondamentali, è stato sottolineato, per rendere il monoblocco "attrattivo e all’altezza delle esigenze sanitarie del territorio". Un bacino di utenza con una popolazione di quasi 130 mila abitanti nei due versanti della valle, il principale per numero di persone dopo i capoluoghi Arezzo, Siena e Grosseto.
Gli esponenti della Asl hanno recepito le segnalazioni, assicurando "disponibilità, interesse e volontà" di trovare soluzioni adeguate e il massimo impegno per migliorare le condizioni e la piena efficienza del plesso valdarnese. Già programmato il prossimo vertice, previsto tra due mesi, nel quale sarà verificato lo stato dell’arte e la concretizzazione degli impegni assunti.