Problemi e richieste degli anziani. In quattrocento verranno censiti

Un progetto dell'Università di Firenze, chiamato Geras, mira a contrastare i pregiudizi verso gli anziani nella Valdichiana coinvolgendo 400 cittadini over 65 in attività di sensibilizzazione e formazione.

Problemi e richieste degli anziani. In quattrocento verranno censiti

Problemi e richieste degli anziani. In quattrocento verranno censiti

Prevenire e contrastare i pregiudizi verso le persone anziane. E’ con questo obiettivo che arriva in Valdichiana il progetto dell’Università degli studi di Firenze. Coinvolgerà gli over 65 di quattro comuni della Val di Chiana aretina, per un totale di 400 cittadini della terza età. Si chiama Geras (generare risorse per Abbattere gli Stereotipi), ed è un progetto pilota dell’Università di Firenze che intende puntare i riflettori sull’impatto sociale dell’ageismo, un fenomeno molto diffuso e ancora poco studiato, considerato una minaccia per la coesione sociale dal Global Report sull’ageismo dell’Oms e dalle Nazioni Unite. L’iniziativa – selezionata tra i progetti finanziati dal bando Unifi extraa sostegno delle azioni di public engagement dell’Ateneo fiorentino - si svolgerà in collaborazione con l’Asl, Auser Toscana e Auser Arezzo. Coinvolgerà attivamente la popolazione anziana di Cortona, Foiano della Chiana, Marciano della Chiana e Lucignano. Il progetto prenderà il via intorno alla metà di maggio con la somministrazione di un questionario ad un campione di almeno 400 residenti over 65 dei quattro comuni individuati. L’attività rappresenta l’avvio di un primo momento di ascolto e si propone di raccogliere elementi sulla percezione dell’invecchiamento e l’internalizzazione di false credenze legate all’avanzamento dell’età. I risultati raccolti attraverso l’indagine saranno presentati in un incontro pubblico che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, attraverso interventi di divulgazione scientifica dedicati all’ageismo e agli strumenti per combattere i pregiudizi.

A seguire verrà attivato un percorso formativo caratterizzato da laboratori interattivi rivolti alle volontarie e ai volontari ultra 65enni delle associazioni aretine che operano con le persone anziane. I laboratori proporranno giochi e attività esperienziali, di espressività creativa, come strumenti di elaborazione e decostruzione degli stereotipi.