FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Profughi a lezione. Prossimo step, il lavoro

L’amministrazione comunale di Bucine prepara i 24 migranti ad un percorso finalizzato all’autonomia.

L’amministrazione comunale di Bucine prepara i 24 migranti ad un percorso finalizzato all’autonomia.

L’amministrazione comunale di Bucine prepara i 24 migranti ad un percorso finalizzato all’autonomia.

Corsi di lingua italiana per i profughi di Badia Agnano. È l’iniziativa che ha messo in campo l’amministrazione comunale di Bucine per avviare al lavoro i 24 migranti richiedenti protezione internazionale che da settembre 2024 si trovano nel Cas della frazione in seguito al programma di accoglienza temporaneo gestito dalla Prefettura di Arezzo. "In un’ottica di integrazione e solidarietà sociale e al fine di evitare lunghi periodi di inoperosità" l’amministrazione comunale "ha da subito espresso la volontà di costruire percorsi di integrazione e inclusione, nel contesto sociale in cui sono accolti, attraverso progetti di pubblica utilità grazie alla collaborazione di associazioni di volontariato del territorio comunale". Prima però di procedere all’attivazione dei progetti è stato ritenuto opportuno organizzare dei corsi di italiano di primo livello.

Le lezioni inizieranno stamani alle 9,30 nei locali della ex scuola di Badia Agnano grazie alla disponibilità di cittadine residenti nel territorio comunale che a titolo gratuito metteranno a disposizione il loro tempo e la loro professionalità. La questione dell’arrivo dei migranti a Bucine aveva tenuto banco in Consiglio comunale. In quella sede fu il sindaco Paolo Nannini a illustrare la novità, senza nascondere un po’ di irritazione verso la Prefettura per essere stato informato all’ultimo momento. Il primo cittadino parlò subito con i profughi e ricevette la loro disponibilità, una volta ottenuto lo status di rifugiati, a svolgere lavori di pubblica utilità sul territorio comunale, attivando eventualmente delle convenzioni ad hoc.

Oltre ai lavori socialmente utili, Nannini si era preso l’impegno di presentare queste persone alle aziende agricole del bucinese, visto che anche in Valdambra il settore agricolo soffre per la mancanza di addetti.