FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Promossi & bocciati. Scortecci non basta. Vanneschi è ancora lento

Gianmaria è sempre il migliore, Lorenzo si becca la penalizzazione bis. Cicerchia soffre il nuovo cavallo e finisce sul 3, Rossi e Parsi deludono. .

Promossi & bocciati. Scortecci non basta. Vanneschi è ancora lento

Gianmaria Scortecci, la carriera più bella. Sopra, la delusione di Lorenzo Vanneschi

ELIA CICERCHIA (PORTA SANTO SPIRITO) 5. Quando è al Pozzo si ferma a lungo di fronte ai posti in piedi di di Porta Crucifera per tentare di abituare Toni alle turbolenze della piazza. Scopo non raggiunto visto che è costretto a correggere più volte la carriera del suo cavallo con le briglie per contenere la traiettoria in uscita. Incombenze che gli impediscono di chiudere il tiro: scivola su un 3 all’incrocio dei bracci del 4 che allontana subito la Colombina dall’obiettivo del cappotto.

LORENZO VANNESCHI (PORTA CRUCIFERA) 5. Punta ancora su Pinocchio, il cavallo che a giugno ha provocato la prima penalizzazione per carriera lenta nella storia del Saracino. "Colpa del ferro perduto nella carriera d’ingresso" si difese all’epoca Vanneschi insieme alla dirigenza rossoverde. Invece dopo una prima carriera chiusa con un bel centro, Vanneschi finisce sul 3 allo spareggio e va ancora oltre il tempo massimo. Urge cambio di cavallo e soprattutto di strategia.

TOMMASO MARMORINI (PORTA SANT’ANDREA) 7,5. Parte per primo perché il suo cavallo Toro Seduto non ha mai corso la Giostra. I figuranti di Porta Crucifera alla prima incertezza mentre si dirige verso il Pozzo si comportano in maniera vergognosa lanciando sabbia e anche pezzi di costume che portano a un paio di espulsioni. Marmorini non si scompone troppo, lavora molto sul cavallo e trova un 5 un po’ alto che è il primo mattone della vittoria.

FRANCESCO ROSSI (PORTA DEL FORO) 5. Cade da cavallo prima della carriera d’ingresso e manca ancora l’appuntamento con il 5. Azzera così il vantaggio di San Lorentino che, da ultimo, si trova nelle condizioni di dover subito inseguire Porta Crucifera e Porta Sant’Andrea. Penelope non gli dà il minimo problema in carriera ma lui non chiude: è un’aggravante.

GIANMARIA SCORTECCI (PORTA SANTO SPIRITO) 8. D’accordo: la sua carriera su Doc si corre con la Colombina con un piede e mezzo fuori dalla Giostra. Lui però affronta il Buratto a 100 all’ora e cancella l’ennesimo 5. Scortecci realizza tutto ciò che può fare in quelle condizioni: colpisce il punteggio massimo e tenta anche di spezzare la lancia. La più bella carriera di gran lunga: tutta la piazza si alza e applaude a lungo senza attendere l’araldo. Omaggio strameritato.

GABRIELE INNOCENTI (PORTA CRUCIFERA) 6. Il suo 4 in sella a Chicca è quello che più degli altri dà la sensazione del centro. La dirigenza di Porta Crucifera gli preferisce Vanneschi allo spareggio, come a giugno. Ma il risultato è un’altra penalizzazione. Meriterebbe più fiducia.

SAVERIO MONTINI (PORTA SANT’ANDREA) 7. Nella prima carriera non riesce a correggere qualche sbavatura di Conte Darko: non chiude la Giostra in anticipo e si ferma sul 4. Allo spareggio si trova nell’invidiabile condizione di poter colpire tutto il cartellone. Il 3 che timbra è il lasciapassare per la festa.

DAVIDE PARSI (PORTA DEL FORO) 5. In ultima carriera può ancora rimettere in gioco la Chimera prendendo il 5 su Biancaneve. Strappa il cartellone e la misurazione va avanti a lungo fino all’annuncio di un 4 che gela i quartieristi giallocremisi. Incide anche la sfortuna ma Porta del Foro è l’unico quartiere che non colpisce nemmeno un 5. Vedovini ha ancora molto da lavorare.