LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Provincia: bilancio nella bufera. Il Pd resta fuori, coalizione divisa

I Dem salgono sull’Aventino, nell’assemblea dei sindaci durissimo attacco a Polcri da Milighetti. Tanti: "Sì deciso dal Comune, risorse importanti". Lo strumento passa, ombre sul voto di domani.

Provincia: bilancio nella bufera. Il Pd resta fuori, coalizione divisa

Il presidente della Provincia alle prese con le tensioni negli schieramenti

"La scelta di approvare un bilancio di previsione 2025-2027 da parte di un consiglio in scadenza tra un giorno è in pieno contrasto con le normative che prevedono solo la possibilità di deliberare atti improrogabili e urgenti". Picchia duro Devis Milighetti sotto le insegne del Comune di Castiglion Fiorentino nella Sala dei Grandi dove l’assemblea dei sindaci è chiamata a pronunciarsi sul "pacchetto" bilancio della Provincia, poco prima approvato dalla maggioranza dei consiglieri.

Il vicesindaco contesta le ragioni che il presidente Polcri ha illustrato circa la necessità di procedere all’approvazione del bilancio di previsione per i prossimi due anni: la ratifica delle risorse stanziate per Ponte Buriano. "Non è vero che c’è urgenza, perchè la ratifica deve avvenire entro novembre e il nuovo consiglio provinciale avrebbe tutto il tempo per farlo". In realtà se si guarda in controluce il "caso" esploso in maniera roboante nel centrodestra, rivela il braccio di ferro tra "falchi" e colombe. Tra la linea dura di alcuni sindaci con in testa Cortona, Castiglion Fiorentino e Montevarchi che chiedevano un cambio di passo nella selezione dei candidati della lista unitaria ma sopratutto il passo indietro del presidente Polcri per andare spediti al rinnovo anche della presidenza dell’ente.

Dall’altra parte la maggioranza della coalizione che, invece, si concentra sull’esito del voto, ovvero a centrare il traguardo dei sette consiglieri e a confermare la "squadra" al governo della Provincia.

Ma ieri è andata in aula anche la protesta dell’opposizione con il Pd che ha disertato la seduta per protesta. "Il nostro non è certo un gesto di disimpegno istituzionale, al contrario è il voler riaffermare fortemente la serietà del nostro impegno nelle istituzioni e la volontà a non prestarsi a forzature e tatticismi", spiegano in una nota dal quartier generale dem.

"Risulta infatti incomprensibile il perché si sia voluto portare all’approvazione della assemblea consiliare il bilancio previsionale triennale, dato che i tempi dettatati dalla legge consentono al nuovo consiglio provinciale, di potersi esprimere in maniera compiuta". Per una volta centrosinistra e "falchi" del centrodestra vanno a braccetto. L’affondo di Milighetti è politico: "Con questa decisione che ha visto votare sì al bilancio oltre un terzo dei sindaci, si apre derto dei sindaci, si apre uno scenario anche sull’elezione di domenica, perchè in buona sostanza attesta che le elezioni così formate, servono a poco e forse è giusto stare a casa". È il terzo campanello d’allarme dopo quello di Luciano Meoni e Silvia Chiassai.

Dalle file della maggioranza, il vicesindaco Lucia Tanti non usa giri di parole: "Il Comune di Arezzo ha dato il suo avallo al bilancio. Del resto, dai 21 milioni di euro per Ponte Buriano fino a interventi per l’edilizia per il nostro territorio ci sono buone e utili risorse. Risorse che prima sono messe in sicurezza e meglio è". Ma sul dato politico lancia una stoccata ai colleghi di coalizione saliti sull’Aventino. "Il Pd sta all’opposizione di Polcri, a questo punto credo che nessuno di centrodestra abbia interesse a stare con il Pd".