LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Provincia, il giallo dentro le urne. Nei numeri il centrodestra è in fuga ma trema per le possibili defezioni

Da Cortona a Montevarchi a Castiglioni cresce la ritirata dal voto. L’opposizione spera nel ribaltone. In bilico il settimo consigliere, sullo sfondo il caso Polcri. Tra i civici il debutto dell’ex leghista Andreani.

Provincia, il giallo dentro le urne. Nei numeri il centrodestra è in fuga ma trema per le possibili defezioni

Il presidente della Provincia Polcri: oggi si vota per il rinnovo del parlamentino

Sfida all’ultimo voto. In una chiamata alle urne che non appassiona granchè gli elettori perchè in cabina da stamani ci andranno sindaci e consiglieri comunali per scegliere i candidati al nuovo parlamentino di Palazzo dei Grandi. Elezioni di secondo livello, si chiamano tecnicamente, ma dietro i tecnicismo e lo scarso appeal sui cittadini, in gioco ci sono questioni politiche non certo di secondo piano. Anzitutto nel centrodestra dove il vento delle fibrillazioni agita le vele della navigazione verso la conferma dei sette seggi e l’asset di maggioranza nel governo dell’ente al fianco del presidente Alessandro Polcri. E se sulla carta la coalizione è data in vantaggio, nel segreto dell’urna potrebbe accadere l’imprevisto, o quello che nei ranghi del centrodestra, viene considerato uno "spauracchio": la ritirata dalla urne delle maggioranze alla guida di tre Comuni di peso, da Cortona a Castiglion Fiorentino passando per Montevarchi. I sindaci Meoni, Agnelli e Chiassai guidano la pattuglia dei "falchi" che avevano chiesto un passo indietro del presidente Polcri per poi aprire il nuovo corso in Provincia (con elezioni subito dopo il rinnovo del consiglio) e una lista di candidati in discontinuità col passato.

E come se non bastasse, non hanno digerito il via libera del parlamentino - e in particolare del centrodestra - al bilancio di previsione per i prossimi tre anni. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e rendere sempre più concreta l’idea di disertare il voto di oggi. Incognita che "pesa" perchè potrebbe mettere in bilico il settimo consigliere.

A vantaggio di chi? Il centrosinistra, salito sull’Aventino contro Polcri e il metodo sul bilancio di previsione, torna a sperare nella possibilità di strappare, proprio nel segreto dell’urna, quei voti in più per il ribaltone, puntando anche sull’effetto delle defezioni dei "falchi" nello schieramento opposto. Tra i candidati in campo, anzi alle urne, a guidare la lista di centrodestra è Simon Pietro Palazzo, esponente dell’area centrista e uomo politico di lungo corso.

Nel centrosinistra è Valentina Vaccari al primo posto della lista (per lei si tratterebbe di una riconferma nell’aula della Sala dei Grandi) seguita da Paolo Brandi, ex sindaco di Castiglion Fiorentino, che ha sfidato Agnelli nelle urne di giugno e adesso punta allo scranno in Provincia. Sorprese anche al centro, nella formazione civica che fa capo a "Intra Tevere et Arno". Qui la battagliera Stella Scarnicci punta al bis al timone della lista che si propone come ago della bilancia tra i due schieramenti. La novità riguarda l’ingresso il lista di Egiziano Andreani, che dalla Lega è passato al gruppo misto e adesso sceglie il rassemblement civico per misurarsi nella nuova sfida elettorale. Lui, uomo nato (politicamente) nella Lega ora in campo contro la Lega. Paradossi della politica. E del voto. Un unico seggio nella sede della Provincia in via Spallanzani: urne aperte dalle 8 alle 20. Poi scatta l’ora della verità.