di Serena Convertino
AREZZO
Resta senza risposta il comunicato sindacale di mercoledì diretto ad Alessandro Polcri.
Il vertice della Provincia ancora non risponde "per motivi di urgenza familiare", e le parole delle sigle sindacali restano ancora in sospeso. Nella giornata di mercoledì infatti avevano evidenziato "con profondo rammarico che la situazione all’interno dell’Ente Provincia di Arezzo è sempre più critica e preoccupante". Ad allarmare i sindacati è quello che viene definito uno stallo amministrativo le cui motivazioni, riferisce il comunicato, sono da evidenziare all’opinione pubblica e alle istituzioni. A firmarlo, Gian Maria Acciai di Cgil, Maurizio Milanesi di Cisl Fp, Marcello Ricci di Uil e Roberto Prestigiacomo di Csa Regioni Autonome Locali. Le parole sono di ferma denuncia delle condizioni di lavoratrici e lavoratori dell’ente, che: "Pur in presenza di una fortissima carenza di personale e del relativo conseguente aumento dei carichi di lavoro, fanno oltre il loro dovere per ottemperare alle importanti funzioni affidate e per rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini del territorio provinciale. Invero, ad avviso del sindacato, a fronte invece, di una governance politica stagnante".
La mancata risposta del presidente si inserisce dunque in un quadro già nero, una situazione di stallo la cui gravità veniva ribadita già mercoledì dai sindacalisti: "Il Presidente della Provincia è stato sollecitato ad occuparsi dell’indirizzo politico amministrativo da fornire ai dirigenti e funzionari e, contestualmente provvedere a razionalizzare, rilanciare ed efficientare l’Ente". La parte sindacale riporta di aver sollecitato, anche per iscritto e in tutte le opportune sedi, l’adozione di alcuni decreti da parte del Presidente, i quali ad oggi: "Sembrano giacenti e alla firma da svariati mesi. Questo dopo avere contrattato e siglato dei specifici accordi con la delegazione trattante di parte pubblica, nominata dallo stesso Presidente oltre 2 anni fa e così facendo, sfiduciando di fatto l’operato della stessa delegazione pubblica e contestualmente non prendendo atto della volontà espressa dai lavoratori per il tramite dei propri rappresentanti sindacali".
Continua il comunicato: "Tale comportamento, appare a nostro avviso giuridicamente antisindacale, lesivo degli accordi firmati ed incomprensibile. Pertanto le scriventi Organizzazioni sindacali, unitamente alla RSU, si riservano di proporre
ogni azione giurisdizionale volta a tutelare le proprie prerogative nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente e dei cittadini". Attesa quindi nei prossimi giorni la replica del presidente Polcri.