Il Valdarno si sta entusiasmando per loro. E la finalissima di Napoli non è poi così lontana. I Punkcake, la band valdarnese che fino a due mesi era conosciuta solo a livello locale, stanno diventando un vero e proprio fenomeno nazionale, non solo per le loro performance artistiche – sono davvero bravi – ma anche per la trasgressione e la simpatia. Hanno fatto breccia tra il grande popolo di X-Factor, il talent di Sky che li sta portando alla ribalta. Giovedì sera hanno superato, per l’ennesima volta, il turno senza ballottaggio, e torneranno in pista tra cinque giorni proponendo, per la prima volta, un inedito. Nell’ultima puntata, vestiti da spermatozoi, hanno cantato "Mi ami?" dei CCCP. Damiano Falcioni, Lorenzo Donato, Bruno Bernardoni, Lorenzo Migliore e Sonia Picchioni si avviano quindi verso un finale di trasmissione che potrebbe regalare ancora sorprese. Da settembre si trovano a Milano, dove condividono la vita quotidiana insieme agli altri ragazzi del talent.
Chi li conosce molto bene è Giampiero Bigazzi, a capo dell’etichetta discografica Materiali Sonori di San Giovanni, che ha raccontato qualche aspetto meno conosciuto dei ragazzi. "Rivelo una cosa. Stavamo, insieme a loro, organizzando un concerto e avevo fissato con Damiano di vederci. Non viene e gli telefono: "Oh! scusami, non te lo avevo detto, ma sono a Lourdes a fare il volontario… ci si vede appena torno". Il punk a Lourdes! cosa gli vuoi dire?! Fantastico!" ha detto Bigazzi, che ha poi ricordato come i ragazzi siano stati protagonisti del rilancio del Circolo Arci di Restone. Poi hanno partecipato alla festa della Musica a San Giovanni, a Orientoccidente e al Circolo di Modine sul Pratomagno. E ancora il PAF a Ponte alle Forche, la recente festa dell’Anpi. "Sono i luoghi dove nel Valdarno ti puoi imbattere nei Punkcake – ha aggiunto - Poi hanno genitori troppo bravi, diciamolo. E, come i figli, simpatici anche loro, scatenati - soprattutto le mamme - a sostenerli, in un meccanismo social decisamente divertente". "Penso che stare lì non sia una passeggiata, noi vediamo la trasmissione, ma loro sono impegnati tutti i giorni – ha concluso Bigazzi - Affiorerà un po’ di stanchezza, m’immagino. Ma la loro forza è che danno sempre l’idea di non curarsi più tanto di essere a X-Factor. Sono gli unici concorrenti ad avere questo atteggiamento: si comportano e suonano sempre come se fossero a suonare al circolino del Restone. Non hanno nessun fanatismo, nessuna presunzione. Mantengono intatta una sana ironia golioardica e mi sembra che stiano suonando sempre meglio. Sono sempre più padroni del palcoscenico. E questo è vincente".