Pupo canta al Cremlino: "Le mie note per la pace"

L’artista di Ponticino difende la sua scelta di esibirsi nella Russia in guerra "Sono coerente e contrario a ogni embargo: la cultura deve essere libera".

Pupo canta al Cremlino: "Le mie note per la pace"

Pupo canta al Cremlino: "Le mie note per la pace"

"Un amore grande" come messaggio di pace. Pupo oggi si esibisce in Russia, al teatro del Cremlino. Finito al centro delle polemiche difende la scelta di partecipare al concerto di beneficenza a Mosca in una conferenza stampa ripresa dalla mitologica agenzia di stampa Tass dove ha finito per cantare uno dei suoi grandi successi.

"Sono contrario all’embargo di qualsiasi popolo, è sbagliato: quindi non ho paura, perché sono convinto di comportarmi in modo coerente con la mia idea ma anche in maniera giusta con l’idea della cultura che deve essere libera" ha detto Enzo Ghinazzi alla vigilia del concerto moscovita.

Pupo frequenta la Russia dal 1978, "non ho mai smesso di venirci, e qui mi sono anche innamorato", ricorda. Ha incontrato Dmitry Medvedev quando era presidente, ha suonato in privato per il ministro degli Esteri Sergey Lavrov e per molti oligarchi del Paese dell’Est guidato da Vladimir Putin.

L’anno scorso ha rinunciato solo all’ultimo momento a partecipare al festival Road to Yalta, una rassegna in Crimea dedicata alle canzoni di guerra. Inevitabile dunque che questa trasferta scateni nuove polemiche in Italia, dopo la visita a Sochi di Ornella Muti e dell’artista di strada Jorit, che ha dialogato con il presidente Vladimir Putin.

"Non accetto imposizioni, sono un anarchico conservatore, come Prezzolini. E forse con questo carattere non mi troverei bene in Russia, meglio stare in Occidente. Non sono una brava persona, ma sono leale e non sopporto l’ipocrisia di inviare armi che costano milioni e milioni di euro a persone che non le sanno usare. Così io mi lavo la coscienza e ti mando al massacro: bisognerebbe dire che Putin è uguale a Hitler. L’unica soluzione sarebbe scatenare una guerra mondiale: naturalmente mi auguro di no".

"In questo momento è naturale, l’ispirazione viene dal momento che stiamo vivendo e dalle tensioni che ci sono, vorrei dedicare una canzone d’amore perché ritorni l’amore tra i popoli – prosegue il cantante di Pontino – soprattutto tra i due popoli che vivono questo momento difficile, serve una canzone d’amore ma per i popoli", ha affermato Pupo che alla fine ha intonato "Un amore grande".

Dedicandolo alla pace fra Russia e Ucraina.

f.d’a.