LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Pupo: "Concerti in Russia e Ucraina" Dal video al sogno di un grande tour

L’artista aveva mandato le immagini del Petrarca agli amici: qualcuno l’ha postato in ’anticipo’ sui social. Lo staff precisa: "Quella mostrata è una versione incompleta: la sua molla era di riunire popoli fratelli"

di Lucia Bigozzi

Pupo canta la Russia e l’Ucraina e lancia un ponte tra "due popoli fratelli che devono continuare ad esserlo". Scrive così il cantautore aretino in un passaggio del testo che comparirà in apertura del video definitivo in uscita tra oggi e domani su tutte le piattaforme digitali, insieme al brano "Yest tol’ko mig", una canzone "della cultura popolare di tutta l’ex Unione Sovietica. Io l’ho ascoltata e cantata migliaia di volte. Sia in Russia che in Ucraina. Nei concerti pubblici e nelle feste private, dove non c’era nessuna distinzione tra russi e ucraini. Due popoli fratelli che devono continuare ad esserlo. #peace", aggiunge Enzo Ghinazzi nel testo che apre il video registrato al teatro Petrarca di Arezzo.

Domenica la performance è stata postata nella versione incompleta sul profilo Instagram del Centro culturale russo di Roma con la grafica "Pupo canta per la Russia". Una "fuga" di video anzichè di notizie, verrebbe da dire, che ha rischiato di sollevare discussioni in una fase delicata del conflitto. Dall’entourage dell’artista si fa sapere che la grafica non fa parte del video e si è trattato dell’anticipazione "improvvida" di un lavoro non definitivo che lo stesso Pupo aveva inviato ad amici russi e ucraini con i quali è in contatto, per un’anteprima riservata che non avrebbe dovuto essere divulgata.

Invece, non è andata così e la versione provvisoria del video in poche ore ha rimbalzato sui social ricevendo centinaia di "like" e condivisioni con commenti di apprezzamento sia da parte di fan russi che ucraini. Reazioni che, incidente di percorso a parte, confermano il valore del messaggio di Enzo Ghinazzi come contributo alla risoluzione della guerra.

"Ci sono musiche e parole capaci di fare miracoli, di unire e riunire le genti" è la frase che, non a caso, chiude il video.

L’artista ha usato il linguaggio universale della musica scegliendo un brano popolare, considerato molto rappresentativo della cultura dei popoli slavi.

C’è di più: Pupo sarebbe ben felice di organizzareprima possibile una serie di concerti in Russia e in Ucraina, fanno trapelare dall’entourage dell’artista che ha "voluto riarrangiare una canzone molto amata dal pubblico russo e ucraino risalente agli anni Settanta ma intramontabile, un pò come per noi in Italia è Volare".

Un sogno che per ora si stampa sulla realtà della guerra ma del quale con questa performance al Petrarca il cantante prova a mettere le basi.

Nel video titoli e grafica sono tradotti in russo e ucraino e Pupo esegue il brano al pianoforte sul palcoscenico del nostro teatro storico accompagnato da tre musicisti (alla chitarra, violino e contrabbasso) e da un ensemble di coriste.

Nella parte finale della performance, il cantautore di Ponticino mostra due immagini di Piazza Maidan e Piazza Rossa.

Un’immagine che attraverso il video sta facendo il giro del mondo e che di sicuro è piaciuta non poco all’ente della cultura russa di Roma, il primo ad "applaudire", postando quei pochi minuti sul suo sito.

Le due piazze campeggiano tra le mani del cantante, l’una accanto all’altra, a simboleggiare un’unica agorà dove le persone si incontrano e dove condividono la stessa storia come "popoli fratelli".