
Pupo e la notte magica del tour Abbraccio a Luca, il fan speciale
di Lucia Bigozzi
È il giorno "zero". Quello di una nuova avventura, un viaggio nei teatri di tutt’Italia per raccontare la storia di un uomo e di un artista che da quarant’anni riempie stadi e regala emozioni. E se stasera allo "Spina" di Castiglion Fiorentino i posti sono esauriti (andati in fumo nel giro di ventiquattrore nel primo giorno di prevendita), è nell’attesa del concerto-zero di Pupo che si concentrano piccole-grandi storie da raccontare. E che danno il senso dell’artista e sopratutto dell’uomo.
Ieri Enzo Ghinazzi ha fatto uno strappo alla regola, "violando" la regola non scritta di un teatro blindato e rigorosamente a porte chiuse.
Lui le porte le ha aperte per Luca, 62 anni, "irriducibile" appassionato della sua musica. Luca ha una disabilità, viene da Firenze ed è seguito al Cam di Cortona. Per lui è stata una giornata speciale, complici Rosita e Alessandro, gli operatori socio-sanitari della struttura che con l’ok della direzione, hanno fatto una sorpresa al fan di Pupo. "Liberi dal lavoro, abbiamo deciso di andare a prendere Luca con la scusa di accompagnarlo a fare merenda da Mac Donald’s. Invece, una volta in auto, lo abbiamo portato qui e quando ha visto il suo idolo è stato felicissimo. La sorpresa è riuscita", svela Rosita. Al punto che per marcare il nuovo incontro - non si perde un concerti di Pupo con il supporto di Rosita e gli operatori del Cam - Luca ha realizzato una medaglia in legno con scritto "Premio Alò 2023". Un regalo ben augurante per il tour che porterà Pupo nei maggiori teatri italiani e in autunno in quelli di mezzo mondo. Non è finita: sul palcoscenico sono saliti per un tuffo nei ricordi anche I Preistorici, prima band aretina con cui un Pupo diciassettenne ha mosso i primi passi. Una rimpatriata, carica di affetto, in una pausa delle prove. Quasi un ideale passaggio di consegne tra la prima band e quella con cui da oltre quarant’anni Pupo si esibisce in tutto il mondo: Ballatine band. La due giorni castiglionese è servita a mettere a punto la macchina operativa, il cuore pulsante del tour: note, strumenti, coro, canzoni e video. Sì, perchè sul maxischermo scorreranno i grandi fatti che hanno segnato la storia del Paese, nell’incrocio tra grandi avvenimenti (il rapimento Moro, le stragi di mafia) e la quotidianità di un uomo che ha saputo affrontare i saliscendi della vita e in questo tour porta un messaggio di speranza: "Non mollare mai, rialzarsi ogni volta e andare avanti è possibile. Io ci sono riuscito e voglio testimoniarlo per aiutare chi è in difficoltà", spiega Enzo. Stasera la "data zero" l’ha voluta aperta al pubblico e non è escluso che in prima fila possa sedersi anche Marky Ramone, leggendario batterista dei Ramones, da un mese in vacanza nella città del Cassero. Secondo i rumors avrebbe manifestato il desiderio di conoscere Pupo e la sua musica. Un posto in prima fila per lui, è assicurato.
"Si respira un bel clima, c’è un’attenzione particolare della gente a questo evento", commenta il sindaco Mario Agnelli che rinsalda il sodalizio con l’arttista al quale ha consegnato il San Michele d’oro (massimo riconoscimento della città) e promuove l’immagine del paese anche nel grande "circus" dello spettacolo. Lui lo chiama "lo stile di Castiglioni", ovvero il savoir faire nell’ospitalità.
L’emozione che chiude la giornata di prove, ha il sapore di casa, di un legame senza tempo. Sul palcoscenico Pupo e i musicisti intonano la melodia degli anniversari: mamma Irene spegne novanta candeline e le note sono per lei. C’è anche Clara a festeggiare la nonna, lei che con il padre debutta come cantante proprio in questo tour. Enzo ha scritto per lei "Centro del mondo". La canteranno insieme.