
Pupo nella gelateria
Laterina (Arezzo), 15 aprile 2025 – Una storia durata quasi un decennio e che in queste ore ha conosciuto definitivamente la parola fine. Pupo abbassa la saracinesca della sua Gelato al Cioccolato, la gelateria di famiglia aperta a Ponticino alla fine di giugno 2015 e che proprio a ridosso dei suoi 10 anni dal taglio del nastro cesserà per sempre la sua attività.
“Carissimi amici e clienti di “Gelato al Cioccolato” – si legge in un post su Facebook – purtroppo, siamo costretti ad annunciarvi la definitiva chiusura della nostra attività. Non è stata, credeteci, una decisione semplice ma, una serie di motivazioni e valutazioni personali e commerciali che sarebbe lungo elencarvi e spiegarvi, ci hanno alla fine convinto che questa era la strada da seguire. Ci auguriamo di avervi offerto in tutti questi anni, un servizio e un prodotto di qualità che ricorderete con amicizia ed affetto. Noi, statene certi, vi porteremo sempre nel cuore. Buona vita e buona fortuna a tutti”.
Non si può parlare di un fulmine a ciel sereno, la gelateria già da alcuni mesi era chiusa ma in paese, un po’ tutti, credevano e speravano in una nuova vita per un locale che, oltre a servire il gelato, fungeva anche da bar per le prime colazioni o un semplice caffè durante la giornata. Dal 2021 le figlie del popolare Enzo Ghinazzi avevano infatti ceduto la gestione perché impossibilitate ad andare avanti, in questi quattro anni ha ben lavorato chi ha preso l’onere di proseguire l’attività ma, alla fine, a fronte di un’importante offerta lavorativa, ha deciso di pari passo proprio con la famiglia Ghinazzi di porre definitivamente fine a questa avventura.
Nessuna sorta di ripensamento, la saracinesca resterà abbassata per sempre come tiene a precisare proprio il popolare Pupo avvicinato nella giornata di ieri: “Nel 2021 abbiamo optato per dare in gestione locale alla signora Mascia che ha lavorato benissimo, l’impegno era però molto gravoso e non appena le è arrivata un’offerta lavorativa in una nota pasticceria aretina l’ha accettata subito. Se ci sono state manifestazioni di interesse? Assolutamente sì ma non sono state ritenute all’altezza perché volevamo essere certi di dare in mano la nostra attività non al primo arrivato ma a gente che potesse dare un futuro. Così non è stato e inevitabilmente abbiamo preferito dire stop. Chiudiamo una porta ma apriremo un portone, con il Country Family che a settembre aprirà i battenti e che ospiterà molti eventi nel corso dell’anno”.