MASSIMO BAGIARDI
Cronaca

Quaranta famiglie in difficoltà. Caritas, bilancio di metà anno

Dal 2022 c’è stata una crescita di sette punti percentuali. Aumentano i valdarnesi costretti a chiedere aiuto

Quaranta famiglie in difficoltà. Caritas, bilancio di metà anno

L’associazione è diretta da Stefano Valentini

Numeri preoccupanti quelli che emergono dal primo bilancio semestrale stilato dalla Caritas di San Giovanni. I poveri sono in deciso aumento, se nell’arco di tutto il 2023 erano stati assistiti 300 nuclei familiari, per un totale di 730 persone, già nei primi sei mesi del 2024 sono state 341 le famiglie costrette a chiedere aiuto per un totale di 848 indigenti, con un ISEE corrente non superiore a 9360 euro. E non finirà di certo qui stando alle previsioni, alla conclusione dell’anno ci sono ancora più di quattro mesi e il numero, purtroppo, è destinato a salire complice la crisi che stiamo vivendo non soltanto in Valdarno ma, soprattutto, a livello italiano. Si va da un’età compresa tra i 16 e i 64 anni, un dato che più di altro fa riflettere e che dal 2022 a oggi c’è stato un aumento di ben sette punti percentuali, da parte delle persone di nazionalità italiana costrette a chiedere una mano per poter andare avanti nella vita di tutti i giorni. Da un 37% si è passati ad un’44%, tra gli stranieri in carico all’associazione troviamo una prevalenza di origine nordafricana, come Marocco, ed altri, invece, provenienti dall’America latina come, a esempio, la Repubblica domenicana. Si parla, naturalmente, della fornitura di generi di prima necessità con la fondazione del Banco alimentare che garantisce la distribuzione della maggior parte delle derrate alimentari, assieme ai soci della sezione coop di San Giovanni che, grazie al loro contributo, riescono a dare un’enorme mano verso chi, ormai da tempo, versa in una condizione di povertà estrema. Ben 24 i quintali di cibo acquistato e distribuito come pasta, riso e scatolame vario. E’ attivo anche un centro di ascolto nel quale si offre sostegno morale e psicologico a persone sole e fragili, dove svolgono attività di volontariato 4 nominativi seguiti dai servizi specialistici dell’Asl e 7 persone per scontare pene alternative alla detenzione oltre a un reparto vestiario, operante in Corso Italia 181, dove sono organizzati corsi di cucito alla presenza di 15 persone, perlopiù straniere di ambo i sessi dove, che grazie alle loro creazioni riescono ad avere una sorta di autofinanziamento vendendo quello che producono. Come non ricordare poi la casa di accoglienza Suor Eleonora, che dopo aver ospitato gli studenti dell’ISIS Marconi per alcune settimane a causa dell’indisponibilità del loro istituto è tornato ad essere usufruito, in maniera temporanea, da 13 persone prive di alloggio. Un grande aiuto fornito da parte di questa associazione presieduta da Don Luigi Torniai e diretta da Stefano Valentini grazie alla preziosa mano di tanti volontari che riescono a ritagliarsi uno spazio del loro tempo libero per aiutare il prossimo nella vita di tutti giorni.