Quei sacchetti con i versi del Duce

Due panetterie di Arezzo stanno usando sacchetti con la "Preghiera del Pane" di Mussolini. Il gestore si difende, affermando che vogliono valorizzare i prodotti locali. Smetteranno di usarli.

"Amate il pane cuore della casa profumo della mensa gioia dei focolari. Onorate il pane gloria dei campi flagranza della terra festa della vita. Rispettate il pane sudore della fronte orgoglio del lavoro poema del sacrificio. Non sciupate il pane ricchezza della patria il più santo premio alla fatica umana". Questo il testo, stampato insieme anche a una M stilizzata con la grafia

di Benito Mussolini, è apparso sui sacchetti di due panetterie della

città: si tratta della

"Preghiera del Pane", componimento che il Duce scrisse nel 1925. È il caso di cronaca a cui si riferisce Brezzi nella sua Lettura della domenica.

Uno dei gestori si è difeso: "Le buste erano già in negozio in grande quantità: noi le abbiamo mantenute. Valorizzare i prodotti locali resta una delle missioni che portiamo avanti. Del

resto non mi interessa: smetteremo di utilizzarle", ha detto.