![Quei segnali di crisi partiti da lontano Quei segnali di crisi partiti da lontano](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/YzkzNTFiMjctN2Q4YS00/0/quei-segnali-di-crisi-partiti-da-lontano.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
La stagione degli sconti era partita a rilento. Sugli acquisti pesano la minore capacità di spesa delle famiglie e l’inflazione. Ma siamo ancora a metà del guado
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Il dato nazionale indica un valore totale dei saldi estivi di circa 3,2 miliardi. Nell’aretino le stime di spesa ruotavano attorno ai 200 euro a persona. Stime indicate dagli analisti di Confcommercio nella proiezione che ogni anno apre la stagione dei saldi. Ma la percezione, già ai primi di luglio, teneva conto della tendenza delle famiglie a spendere di meno per diversi fattori. Tra questi, l’inflazione e gli eccessivi ribassi fuori stagione. Nel mirino dei negozianti che si impegnano con passione nelle loro attività, ci sono le piattaforme online che sopratutto dopo il Covid monopolizzano il mercato.